Savona. Da due giorni uno o più vandali hanno preso di mira l’ITIS Ferraris di Savona, disegnando sulle pareti simboli nazisti e parole offensive.
La prima “sorpresa” ieri mattina: quando gli studenti sono arrivati all’istituto hanno trovato, nelle colonne che si trovano all’ingresso, varie scritte e simboli. Due i più inquietanti: le croci svastiche di epoca nazista e l’acronimo ACAB, “All Cops Are Bastards” (“tutti i poliziotti sono bastardi”, la sigla si è diffusa nel Regno Unito a partire dagli anni settanta). Ma non mancano i più classici termini volgari, in italiano (“merda”) o in inglese (“fuck”).
Immediata la reazione del vicepreside, che ha disposto la temporanea copertura dei simboli con dei manifesti della scuola. Questa mattina, però, il secondo round: al loro arrivo i ragazzi hanno trovato i volantini strappati e nuovi simboli disegnati sulle saracinesca dell’ingresso.
“Io non ho parole per descrivere il mio disgusto verso chi ha fatto questo – è il commento di uno studente – Oltretutto manca un nesso logico tra la scritta ACAB e le svastiche”. Uno slogan della cultura skinhead e anarchica accanto ad un simbolo dell’estrema destra: l’impressione è che il gesto non nasca tanto da una radice politica quanto, semplicemente, dall’idiozia di qualcuno.
Gli studenti, fortemente turbati dall’accaduto, hanno colto l’occasione per raccogliersi in un momento di riflessione con i loro docenti: “Il ‘Ferraris Pancaldo’, scuola di forte tradizione democratica e antifascista, inorridisce difronte al gesto di coloro che nelle due notti scorse hanno imbrattato alcuni muri esterni della scuola con simboli e scritte altamente lesivi della dignità e intelligenza umana. Tutte le componenti dell’istituto, studenti, docenti, personale Ata e dirigenza scolastica, condannano fermamente i responsabili di questo gesto vile che ha colpito non solo la nostra istituzione ma anche la vicina chiesa di San Paolo in corso Tardy e Benech. State lontani dalla nostra casa, luogo della cultura e dell’accoglienza”.
Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona, commenta la notizia degli atti vandalici ai danni dell’Itis: “Ho appreso con sgomento la notizia degli atti vandalici ai danni dell’Itis di Savona. Scrivere oscenità e imbrattare i muri è inaccettabile: queste non sono bravate di gioventù, ma gesti ingiustificabili da parte di irresponsabili che arrecano danno non solo alla struttura pubblica, ma a tutta la Città di Savona. A nome di tutta l’amministrazione comunale, desidero condannare questi atti. Mi auguro che le forze dell’ordine possano identificare gli autori, affinché la giustizia possa fare il suo corso”.
Episodio simile anche in corso Tardy e Benech, presso la chiesa di San Paolo. Le pareti del luogo di culto questa notte sono state letteralmente ricoperte di svastiche, come visibile sulle immagini pubblicate nel gruppo Facebook “Perché Savona è”. A mo’ di “firma” un simbolo anarchico. Le scritte sono andate ad aggiungersi ad una bestemmia comparsa già domenica, in concomitanza dell’ordinazione del nuovo vescovo Calogero Marino: non è chiaro se fosse collegata al suo insediamento o se si trattasse semplicemente di una coincidenza. Così come non è chiaro al momento se a tracciare le svastiche all’Itis e a San Paolo sia stata o meno la stessa mano.








