Liguria. Ben 500 quelli che hanno cessato l’attività per via della crisi negli ultimi 30 anni in tutta la regione. “Numeri pesanti che riguardano tutta la Liguria – sottolinea con forza Americo Pilati, presidente regionale degli albergatori – Eppure poco è stato fatto per aiutare il settore che oggi, per restare in piedi deve accontentarsi di prezzi che talvolta vengono imposti dalle agenzie. Risultato? Le camere e i servizi vengono di fatto “svenduti”. Le offerte contengono prezzi davvero al minimo e quando alla fine dell’anno fai conti si fa fatica a restare in piedi”.
Pilati ha partecipato oggi agli stati generali del turismo con due tavole rotonde con il Governatore Giovanni Toti e l’assessore al Turismo Gianni Berrino. “Una cosa è certa – sottolinea Americo Pilati – A pesare sulla contrazione del mercato, per gli albergatori sono la crisi, i “mille vincoli burocratici” e “una pressione fiscale senza eguali”. Secondo la categoria occorre allora ripensare al turismo e soprattutto a come aiutare la categoria.
“Perché se si spegne un’insegna di un albergo – è l’analisi schietta di Pilati – a rimetterci, nel caso della Liguria, sono anche altri settori. Una sorta di effetto a catena che le istituzioni insieme alle nostre associazioni ora devono fermare con tavole tecniche e iniziative operative. Secondo noi è assolutamente importante condividere scelte e quindi programmare interventi. Occorre avviare una politica più oculata che faccia più attenzione alle esigenze della categoria ancora troppo lontana dai tavoli delle decisioni”, conclude il presidente regionale di Federalberghi.