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Carabinieri, il comandante provinciale Alessandro Parisi lascia Savona per Firenze

Da lunedì andrà a ricoprire l'incarico di cmandante del 6^ battaglione carabinieri “Toscana” a Firenze

Savona. Ultime ore “savonesi” per il tenente colonnello Alessandro Parisi, che dopo tre anni di permanenza all’ombra della Torretta da lunedì lascerà il suo incarico di comandante provinciale dei carabinieri di Savona per andare a ricoprire quello di comandante del 6^ battaglione carabinieri “Toscana” a Firenze.

In vista del suo imminente trasferimento, l’ufficiale ha deciso di affidare ad una lettera aperta le sue sensazioni ed emozioni a poche ore dalla partenza.

“Nel lasciare, dopo tre intensi anni, l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Savona, per assumere quello di Comandante del 6^ Battaglione Carabinieri “Toscana” a Firenze, desidero ringraziare quanti (autorità civili, religiose e militari, rappresentati di Enti, istituzioni ed organi d’informazione, amici tutti) hanno reso questa mia esperienza entusiasmante e colma di soddisfazioni professionali e personali”.

“Ho avuto il privilegio e l’onore di servire il mio Paese in una meravigliosa parte d’Italia, assai ricca di storia, tradizioni e di valori umani. Come sempre mi è accaduto nel mio peregrinare, lascio nella provincia di Savona una parte di me, sostituita (nel cuore e nella memoria) da quanto ho ricevuto dalle persone che ho avuto la fortuna di incontrare e che sono state, seppur per un breve periodo, mie compagne di viaggio nel cammino della vita”.

“Consapevole di non aver risparmiato energie ed entusiasmo nell’assolvimento dei miei compiti, per tutto ciò che ho potuto realizzare sento il dovere di esprimere la mia gratitudine a coloro i quali, spesso con sacrificio personale, non mi hanno mai fatto mancare il loro costruttivo rapporto di collaborazione. Rivolgo quindi il mio arrivederci, per l’ultima volta da carabiniere savonese, a quanti hanno avuto per la mia persona e per il mio ruolo, rispetto, amicizia ed affetto, consentendomi di superare le immancabili difficoltà incontrate nell’espletamento delle mie funzioni”.