Albenga. La notizia si è diffusa rapidamente, mettendo in allarme (e non poco) buona parte degli abitanti di Albenga: “Il Comune sta sistemando la zona dell’ex polveriera per accogliere un centinaio di profughi che sta per arrivare in città”.
A conferma di questa ipotesi i lavori partiti proprio in questi giorni all’interno dell’edificio di località Campochiesa. Una attività “sospetta” che ha destato la preoccupazione di più di un albenganese e anche alcuni membri del “Comitato Territoriale”, pronto a far sentire la propria voce nel caso i “timori” si fossero concretizzati.
La vicenda è simile a quella che qualche mese fa aveva riguardato l’ex caserma Piave, anch’essa oggetto di interventi “sospetti” interpretati come lavori di sistemazione propedeutici all’arrivo di profughi e invece rivelatisi semplici lavori di messa in sicurezza effettuati dal proprietario dell’immobile, cioè la Cassa Depositi e Prestiti.
“Con tutti i problemi di ordine pubblico che già abbiamo è proprio il caso di farsi carico di centinaia di profughi? – si è chiesto qualcuno di fronte ai lavori messi in atto in questi giorni a Campochiesa – Speriamo non sia così”.
E in effetti le cose non stanno affatto così, come precisato meglio dal sindaco di Albenga Giorgio Cangiano: “Il Demanio sta effettuando con la bonifica dell’ex polveriera di Campochiesa. Qui era presente ancora una certa quantità di amianto. Oltre a questo intervento si sta procedendo anche con la messa in sicurezza dell’alveo del corso d’acqua che scorre nelle vicinanze”.
Insomma, nessun profugo in arrivo ad Albenga. Anzi: “I lavori sono tutti a spese del Demanio e rientrano nell’ambito degli interventi successivi all’alluvione del 2014: la situazione ambientale creatasi dopo l’alluvione era molto aggravata e ciò ha spinto il Demanio a intervenire”.