Savona. “Pace armata” tra i comuni savonesi sul futuro del trasporto pubblico locale savonese. Dopo gli screzi e le divisioni avvenuta nella scorsa assemblea dei sindaci a Palazzo Nervi, finalmente un primo accordo tra gli enti con la nomina del nuovo Cda.
Questa mattina, al termine dell’assemblea dei soci di Tpl Linea, è stato formalizzato il Consiglio di Amministrazione, con voto unanime da parte dei sindaci ad eccezione dell’astensione da parte del Comune di Borgio Verezzi: Claudio Strinati è stato confermato presidente, vice presidente sarà Simone Sacone, sponsorizzata dall’amministrazione comunale di centro destra a Palazzo Sisto (che all’assemblea dei sindaci aveva invece richiesto un cambio in toto del Cda), infine nel Cda il commercialista Dario Galleano. Non solo, un ultimo posto è stato riservato ad un rappresentante dei piccoli comuni soci di Tpl, con la nomina che avverrà entro 15 giorni, così il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà definito in toto. Tra le nomine della mattinata anche il collegio sindacale dei Revisori dei Conti, con la conferma di Riccardo Bolla presidente.
L’assemblea dei soci ha stabilito che il Cda avrà un mandato specifico a livello temporale e di contenuti: resterà in carico solo un anno e dovrà traghettare esplicitamente il nuovo piano industriale e la stessa rivisitazione dell’accordo di programma per il trasporto pubblico locale nel savonese (anche nell’ambito del processo di fusione tra Tpl Linea e Acts e il nuovo assetto societario derivante dalla dismissione delle quote della Provincia di Savona), tutto questo fino all’approvazione del prossimo bilancio annuale nell’estate 2017.
“C’è stato un confronto serrato ma alla fine costruttivo tra tutti i sindaci e soci di Tpl Linea, ci sono stati diversi incontri e sedute prima di arrivare ad una intesa che potesse tutelare il futuro del trasporto pubblico locale – dice il presidente della Provincia e sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano -. E’ stato tracciato un importante percorso unitario, coinvolgendo anche il Comune di Savona. Ora non servono fratture e divisioni, ma presa di coscienza della situazione e linee di azioni precise e concrete” conclude.





