Varazze. Nessun risarcimento alla società Ramognina Ambiente Srl, che gestisce l’omonima discarica, da parte del Comune di Varazze. Il Tar della Liguria ha infatti respinto la richiesta avanzata dal gestore del sito che voleva veder riconosciuto un maggiore importo, nell’ordine di svariate centinaia di migliaia di euro, come corrispettivo per la gestione della discarica per gli anni passati (dal 2005 ad oggi).
Il Comune si è difeso davanti al giudice amministrativo nel corso della discussione dello scorso 26 maggio che ha visto protagonisti da una parte l’avvocato Paolo Gaggero – che difende Ramognina insieme al collega Levati – e, dall’altra l’avvocato Paolo Nolasco, che assiste il Comune di Varazze (con il collega Viscardi).
In sintesi la Ramognina Ambiente srl contestava che il Comune non le avesse riconosciuto quella revisione del canone di concessione annuale che, sulla scorta del contratto stipulato nel 1997, le doveva essere riconosciuto ed adeguato in base all’andamento di mercato del costo di fattori produttivi (aumento costi del personale, del carburante, ecc).
Il Comune, invece, si opponeva ritenendo equo il corrispettivo versato sulla scorta dei conteggi predisposti. Un calcolo che teneva conto del fatto che, negli ultimi anni, c’era stata una diminuzione dei conferimenti dei rifiuti in discarica. Allo stesso tempo il Comune eccepiva che, comunque, non era il Tar competente a decidere in materia ma semmai il giudice ordinario.
Con la sentenza, depositata ieri, il Tar ha dato ragione al Comune ritenendo di non essere competente. La società Ramognina, eventualmente, dovrà quindi rivolgersi altrove per far valere le sue pretese.