Albenga. “Ho sentito telefonicamente Sonia Viale, mi ha detto che sta facendo degli approfondimenti e che darà delle risposte entro una decina di giorni”. Lo annuncia il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, durante la visita dei sindaci del comprensorio ingauno all’interno del reparto di Ortopedia di Albenga, ancora gestito da Gsl fino alla prossima chiusura del 31 luglio
Dopo quella data, infatti, ad oggi non è dato sapere che fine farà il reparto. Nel corso di una telefonata, però, l’assessore regionale avrebbe garantito al sindaco di Albenga una scadenza precisa, 10 giorni: “Ne prendo atto – commenta Cangiano – aspetteremo 10 giorni ma per allora voglio avere delle risposte per il territorio che in questo momento rappresento, per delle persone che stanno perdendo il lavoro e per dei cittadini che devono avere risposte sanitarie. Sulle scelte non entreremo nel merito perché non è di nostra competenza, però certamente delle risposte le vogliamo”.
E la stessa cosa l’hanno chiesta i sindaci “accorsi” ad Albenga in risposta all’appello di Cangiano. Tra loro i primi cittadini di Alassio, Ceriale, Andora, Pietra Ligure, Tovo San Giacomo, Villanova d’Albenga, Cisano. “Siamo qua oggi con tanti sindaci, li ho chiamati ieri per oggi e sono ugualmente molti i presenti – fa notare il primo cittadino ingauno – proprio perché noi ci teniamo innanzitutto a far sentire la nostra vicinanza a persone che sono in grande angoscia, dato che potrebbero perdere il lavoro. Siamo qui per vedere con loro il reparto e far sentire la nostra vicinanza. Quello che chiediamo è che ci siano delle certezze, delle indicazioni, che ad oggi purtroppo non ci sono. Solo così si può programmare un futuro che ad oggi invece è del tutto incerto”.
Su Gsl e su Ortopedia, infatti, pende come una spada di damocle la scadenza ormai fissata del 31 luglio. Difficile pensare ad un iter complesso come un bando europeo nei due mesi che restano: “E’ chiaro che non è fattibile in tempi così ristretti – afferma Cangiano – quindi la logica sarebbe quella di pensare a una proroga che consenta di preparare un bando ben fatto, ed anche di dare a questi lavoratori, che rappresentano un’eccellenza nel loro campo, una possibilità per il futuro, visto che con un bando potrebbero trovare collocazione nel nuovo soggetto che subentrerà. Anche su questo vorremmo risposte e certezze in questo percorso”.
Quello della chiusura di Gsl è un tema molto caldo non solo a livello locale, ma si è ormai trasformato in terreno di scontro politico anche a livello regionale, con continui “botta e risposta” tra il deputato del Pd Franco Vazio e gli avversari del centrodestra come il consigliere regionale Angelo Vaccarezza. Cangiano si chiama fuori dalla discussione: “Le contrapposizioni politiche ci possono essere, ma io oggi qua voglio essere sindaco di tutti: la questione per me non è tanto quella politica, ma il dare risposte a cittadini e persone che stanno perdendo il lavoro e a un ospedale che non può permettersi di perdere un reparto così senza avere indicazioni. Io non sono qua per fare polemiche, ma per dare risultati: e sono convinto che possiamo ottenerli, chiediamo soltanto chiarezza e risposte immediate perché solo con quelle potremo dare risposte ai cittadini e a chi lavora qui”.
leggi anche

Caos Gsl, Vazio duro con Toti e centrodestra: “Mettono 53 lavoratori in mezzo alla strada”

Gsl, il Pd ingauno replica a Vaccarezza: “In 6 mesi non siete stati in grado di preparare un bando”

Gsl, anche la Lega contro Vazio: “Parla chi ha svenduto il pronto soccorso di Albenga”

Albenga, Ciangherotti e Perrone (FI): “Vazio difensore di Gsl è come Erode in un asilo nido”

Gsl, Vazio risponde a Vaccarezza e Guarnieri: “Il dramma di chi non sa e non vuol rispondere”

Gsl, l’orgoglio dei medici: “10000 interventi in 5 anni, senza di noi dovranno andare fuori regione”

Gsl, De Vincenzi torna all’attacco della Viale: “Un teatrino dell’assurdo…aspettando Godot”

Gsl verso la liquidazione. Berti Riboli: “Al più presto una nuova gara: pazienti e lavoratori siano la priorità”
