Loano. Non sono forse appassionati di letteratura né amanti della lettura i ladri che l’altra notte hanno rubati due decine di libri dalla libreria “LoaLibri” di corso Europa a Loano.
I malviventi hanno colpito nella notte tra sabato e domenica. Dopo aver forzato una finestra ed essere penetrati all’interno dell’attività commerciale, i rapinatori si sono diretti decisi verso il registratore di cassa e hanno messo le mani sul contante contenuti in esso.
Non soddisfatti delle poche decine di euro sulle quali sono riusciti a mettere le mani, i ladri hanno rubato alcuni volumi di narrativa (tra l’altro in edizione economica) e perfino la mensola di legno su cui erano appoggiati. Dopodiché se la sono data a gambe passando per la stessa via da cui erano entrati.
Ad accorgersi del furto, ieri mattina, è stata la proprietaria della libreria Carla Bruno: “Quando sono entrata in negozio – racconta – ho visto che c’erano alcuni libri per terra. Quindi ho alzato lo sguardo e ho visto che da un muro era stata staccata una mensola ed erano stati portati via anche i libri”.
La donna ha subito allertato i carabinieri, dopodiché ha cominciato a riordinare il negozio. E qui è arrivata la prima sorpresa: “Dietro alla mia libreria c’è un vicolo chiuso – spiega ancora – Qui ho trovato alcuni dei libri e anche la mensola di legno che mi erano stati rubati”.
Una bella sorpresa per la libraia loanese: “Mi ha fatto piacere recuperare parte del bottino. Almeno ho risparmiato il costo del falegname che avrebbe dovuto ricostruire la mensola e quello dei libri mancanti”.
Ma non finisce qui: “Oggi – racconta ancora Carla – è venuto da me uno degli operai che sta lavorando al cantiere che si trova dietro la mia libreria. Mi ha detto di aver trovato alcuni libri e voleva sapere se fossero miei. Ho dato un’occhiata e mi sono resa conto che erano proprio quelli che mi erano stati rubati”.
Insomma, gli insoliti ladri che l’altra notte hanno colpito la libreria indipendente “LoaLibri” hanno dapprima rubato alcuni libri e poi li hanno restituiti, come di solito si fa in biblioteca e non in una libreria.
Resta da capire cosa abbia spinto i malviventi ad agire così, se l’eccessivo ingombro della refurtiva, lo scarso amore per la lettura o, più facilmente, la difficoltà evidente nel piazzare un “pezzo” difficile come un libro.

