Finale Ligure. Niente evoluzioni alla Brumotti, niente cross alla Ronaldo o alla Messi. A Finale Ligure bandito il gioco aereo con la palla. Si calcia solo rasoterra. Questioni di sicurezza e di bon ton o educazione, come si legge all’articolo 18 del regolamento della polizia municipale.
Nella piazza principale di Finale Ligure l’incolumità di cose e persone è sovrana. Meglio passeggiare in quella che un tempo fu la palestra a cielo aperto per tanti ragazzi allestita sotto l’Arco di Spagna. In piazza Vittorio Emanuele II il tikitaka (il modo di giocare palla a terra tipico della squadra del Barcellona) è permesso, ma attenzione a chi sgarra, scattano sonore ramanzine e multe (da 75 a 500 euro).
Le corse con i pattini a rotelle? Dimenticate pure quelle, questione di sicurezza come il cross alla Beckham da immortalare con una bella foto da pubblicare su Instagram o Facebook.
A Finale Ligure il cartello della polizia municipale è in bella mostra un po’ come quello che negli anni ’90 ad Alassio aveva fatto installare l’allora sindaco Roberto Avogadro: vietava il passeggio in bikini nel centro storico. Sindaco bacchettone anche per i giapponesi che avevano filmato tutto e trasmesso la storia in televisione. Sarà così anche per il collega Ugo Frascherelli? Vedremo.
Intanto calciate rasoterra e niente cross con le bici. Il vigile severo è pronto a tirare la sua punizione e il caso diventa virale sui social: sul gruppo Facebook dei “Cresciuti Disagiati” la foto del cartello si è trasformata in un “meme” al grido di “In Liguria non si crossa”.
E non solo per il divieto: leggendo la traduzione della normativa in inglese, infatti, pare che qualche purista della lingua della terra di Albione abbia rabbrividito.