Loano. Prima le offese da parte di alcuni ciclisti “ritardatari” e desiderosi di proseguire ugualmente la corsa come se niente fosse, poi le ingiurie arrivate da un altro corridore vittima di “ladri di biciclette”.
E’ stata una giornata tutt’altro che tranquilla quella vissuta oggi dalle forze dell’ordine che si sono occupate di mantenere l’ordine e la sicurezza durante lo svolgimento della corsa ciclistica della “Gran Fondo Città di Loano”.
Nel primo pomeriggio di oggi, infatti, tre ciclisti che hanno preso parte alla corsa hanno aggredito verbalmente uno degli agenti della polizia municipale di Toirano. La commissione di gara aveva appena dichiarato la “fine corsa”, cioè la conclusione della gara vera e propria. In questi casi, il regolamento stabilisce che i corridori ancora presenti sul tracciato debbano rispettare il codice della strada come normalissimi utenti.
Nonostante questa prescrizione, i tre (che si trovavano in fondo alla comitiva di gara) stavano procedendo contromano rispetto al senso di marcia della strada che stavano percorrendo. Quando li ha notati, l’agente li ha subito invitati a rispettare il senso di marcia.
Per tutta risposta i tre atleti lo hanno insultato. Poi si sono allontanati. Per fortuna, però, il vigile è riuscito ad annotare i numeri delle pettorine dei tre biker e a riferirli ai suoi colleghi di Boissano.

A questo punto un altro agente ed una sua collega hanno subito raggiunto la “base operativa” della commissione di gara con l’intento di chiedere agli organizzatori le generalità dei tre ciclisti al fine di procedere nei loro confronti secondo quanto previsto dalla legge.
Una volta scesa dall’auto della municipale, però, l’agente donna è stata a sua volta aggredita verbalmente e spintonata da un corridore particolarmente turbolento, che lamentava di essere stata derubata di tre bici. Dopo aver inveito contro l’agente, l’uomo si è allontanato.
I due agenti hanno avvisato e chiesto la collaborazione dei carabinieri. Giunti sul posto, militari hanno avvicinato l’uomo ma questi, per tutta risposta, ha preso ad insultare anche loro.
I carabinieri non hanno avuto altra scelta che arrestare l’uomo, il quale ora deve rispondere dell’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e resistenza.