I dati

Capitaneria di Porto di Savona, il bilancio dell’attività 2015: 75 soccorsi in mare

Il comandante Vitale: “Sono profondamente grato a tutto il personale della provincia che ha dimostrato di lavorare con grande cuore"

Savona. Quasi quattromila controlli sulla costa, 75 operazioni di soccorso in mare, 106 persone assistite, 342 missioni navali effettuate, 823 ore di moto svolte, 55 infrazioni amministrative rilevate, 13 informative di reato e 2 sequestri penali. Sono alcuni dei numeri che raccontano la performance della Capitaneria di Porto di Savona nell’anno 2015.

Il dati riferiti all’anno scorso raccontano il super lavoro svolto dal comando della Guardia Costiera savonese nell’intera area di giurisdizione, ossia i 94 km di litorale della Provincia marittima – da Piani d’Invrea a Capo Cervo – e l’entroterra comprendente Savona, Torino, Alessandria, Aosta ed Asti. I dati, dunque, includono il lavoro degli Uffici Marittimi di Loano-Albenga, Alassio, Andora, Finale e Varazze, che assieme a Savona dispongono di 115 militari, 4 Funzionari civili (tutte sentinelle del mare) e 8 unità navali.

bilancio capitaneria 2015

Numeri sui quali il capitano di Vascello Vincenzo Vitale non nasconde la sua soddisfazione: “Sono profondamente grato a tutto il personale della provincia che ha dimostrato di lavorare con grande cuore, elevato spirito di servizio e forte senso di appartenenza all’Istituzione. Da ultimo, per il concorso nel funzionamento sicuro del porto, non posso che ringraziare anche il sistema con con in primis l’autorità portuale e le altre istituzioni, i servizi tecnico-nautici, i terminasti e tutti gli altri operatori che concorrono con altrettanto cuore al bene e alla sicurezza del comprensorio portuale”.

L’attività della Capitaneria si è concentrata anche sulla catena della pesca: sono stati 2379 i controlli, 80 le infrazioni totali rilevate, 1565 i chili di pesce sequestrati, tra cui 85 di tonno rosso e di tonnoidi sottomisura.

Grande attenzione è stata posta anche alla vigilanza sull’ambiente marino con 3729 controlli, 19 infrazioni amministrative rilevate, 3 informative di reato per inquinamento e 176 controlli mirati all’area marina di Bergeggi.

Sempre in tema di inquinamento, sono stati 59 controlli per i livelli di zolfo nel carburante, più della metà dei quali effettuati su navi di crociera, ma con solo una violazione accertata e non per una nave turistica.

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“La Capitaneria di Porto, con la sua struttura organizzativa, è il primo anello della catena del trasporto marittimo in quanto tenutaria della funzione di controllo del traffico mercantile nella sua vasta area di competenza, che a Savona si spinge fuori provincia fino a Sanremo. Il sistema tecnologico integrato di sensori radar e satellitari i cui segnali pervengono nella Sala Operativa della Guardia Costiera di Savona, ha monitorato tutte le navi destinate nel nostro porto; poi, impiegando lo strumento telematico denominato “Port Management Information System” gestito dalla stessa sala operativa, i militari della Capitaneria hanno concesso a queste 4.504 navi il permesso di entrare prima nella rada e poi a Savona o a Vado Ligure” si legge nel bilancio reso noto oggi.

Ulteriori 5.724 navi mercantili hanno attraversato l’area marittima sotto il controllo savonese, quindi la stessa sala operativa ha monitorato in totale, nell’anno, 10.228 navi. Le navi dirette a Savona-Vado sono state ormeggiate, e poi hanno potuto lasciare il porto, grazie all’elevata competenza dei servizi tecno-nautici di Piloti, Ormeggiatori e Rimorchiatori, diretti e coordinati dalla Capitaneria di Porto. Poi, Autorità Portuale principalmente (anche con i sui interventi infrastrutturali), Capitaneria, Dogana, Polizia di Frontiera, Sanità Marittima, Raccomandatari e Spedizionieri hanno concorso tutti ad assicurare il ciclo della movimentazione della merce e dei passeggeri. “Il traffico – grazie alle strategie commerciali ed al diretto lavoro dei singoli Terminalisti, nonché alla gravosa opera delle Maestranze portuali (Compagnia Rebbagliati, varie imprese e servizi di supporto al funzionamento del porto) – ha superato le 13 Milioni di tonnellate (55% di esse idrocarburi) e raggiunto quasi 1.400 Mila passeggeri” precisano dalla Capitaneria.

“Per quanto concerne le ricadute delle attività preventive – a fronte della mole di attività sviluppata dalla Guardia Costiera in termini di salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità marine – emerge il forte contenimento delle sanzioni erogate, ché è sintomo di consapevolezza del rispetto del mare e della fascia costiera da parte degli svariati utenti”.

“Parimenti per il livello di efficienza del naviglio mercantile ispezionato, tanto nazionale quanto internazionale. Per quello straniero infatti, su 67 navi soggette a controllo obbligatorio – secondo le strategie europee – durante il transito a Savona, 8 sono state soggette a fermo temporaneo per carenze serie. In linea risulta anche il dato delle operazioni di soccorso effettuate, che è basso rispetto all’ingente traffico da diporto in mare, e ciò è significativo di una certa maturazione della cultura marittima e dunque di sempre maggiore crescita di perizia e prudenza nell’andar per mare anche dei non professionisti” concludono dalla Guardia Costiera.