Liguria. In occasione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano Legambiente ha assegnato gli Oscar dell’ecoturismo 2016 a parchi nazionali, regionali, aree marine protette e a strutture ricettive affiliate all’etichetta Legambiente Turismo. Una menzione particolare è stata data anche all’Associazione Culturale Donnedamare, associazione che, si legge nel comunicato di Legambiente, “ha caratterizzato la rete di stabilimenti balneari sensibili e che ha realizzato con Cesab e Legambiente un manifesto per coinvolgere quelle strutture in percorsi di tutela dell’ecosistema costiero e di buone pratiche ecologiche”.
Il premio è stato assegnato durante la tavola rotonda sui nuovi turismi ambientali nello stand della Regione Marche. Presenti, oltre al responsabile nazionale Turismo dell’associazione Angelo Gentili, anche il direttore generale turismo del Mibact Francesco Palumbo, il presidente di Vivilitalia Sebastiano Venneri, il dirigente servizio attività produttive Regione Marche Raimondo Orsetti, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, il presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini e Stefano Landi dell’università Luiss Guido Carli di Roma. L’evento è stato coordinato da Marco Fratoddi, direttore de La nuova ecologia.
A ritirare il premio per Donnedamare c’erano Laura Castello, vice-presidente di Donnedamare, Patrizia Lerda e Patrizia De Filippo, balneari liguri da anni attive contro l’errata applicazione della Bolkestin al settore balneare. Premiati anche il Bagno Arizona di Fabrizio Maggiorelli e il Bagno Aretusa di Sabrina Romani.
“Ricevere l’Oscar dell’ecoturismo da parte di Legambiente alla Bit di Milano – afferma Bettina Bolla presidente dell’Associazione Donnedamare – ha un doppio valore e significato. Non solo siamo riuscite a portare alla BIT, offrendo loro una vetrina internazionale, gli stabilimenti balneari che, aderendo al progetto, hanno scelto di raccontare il loro impegno nei confronti dell’ambiente, ma abbiamo al contempo dimostrato che le imprese balneari italiane amano l’ambiente, lo tutelano, sono presidi del territorio e, raccontandolo, lo valorizzano”.
Il progetto per stabilimenti balneari ecosostenibili è di ampio respiro e di portata nazionale – commenta la presidente – infatti hanno aderito alla fase iniziale che consisteva in una sottoscrizione spontanea del manifesto, molti stabilimenti balneari su tutto il territorio italiano”.