Varazze. Questa mattina, nella Sala Convegni del Palazzetto dello Sport di Varazze, alla presenza del Capogruppo di Fi Italia Angelo Vaccarezza, dell’Assessore Marco Scajola, del Direttore del Dipartimento Pianificazione territoriale e Urbanistica, Arch. Pier Paolo Tomiolo, del Sindaco di Varazze Alessandro Bozzano e dell’Assessore all’urbanistica del Comune Massimo Baccino, si è tenuta la terza riunione, in provincia di Savona dopo Albenga e Savona città, di presentazione del Piano Casa (D.D.L 26: Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009 n.49) per spiegarne i punti fondamentali, le modifiche e gli emendamenti presentati dai gruppi consiliari, che verranno discussi e votati oggi nella IV Commissione Territorio e Ambiente.
“Nei giorni scorsi, infatti, sono state presentate alcune richieste di modifica al disegno di legge, anche in base alle istanze delle diverse categorie interessate, incontrate durante le riunioni precedenti su tutto il territorio – ha dichiarato Vaccarezza – che, discusse e votate oggi durante lo svolgimento della IV Commissione, della quale faccio parte, diventeranno parte integrante della nuova legge, in ossequio alla linea che sta alla base di tutti i procedimenti finora presentati dalla giunta Toti, la condivisione con il territorio”.
Ma sulla presentazione a Varazze e sul Piano Casa della Regione non sono mancate critiche dal Pd, che ha espresso critiche sull’orario scelto per la presentazione, rendendo difficile prendere parte all’iniziativa per molti cittadini e operatori: “Il circolo del Pd di Varazze condivide la posizione assunta dal gruppo Pd in Regione Liguria e sostiene che errare è umano ma perseverare è diabolico; è impossibile che la Liguria, che è una terra fragile e colpita in tutto il suo territorio, compresa Varazze, da tragiche alluvioni punti sul cemento, con un nuovo piano casa che permette l’attività edilizia anche nei parchi e concede a chi riqualifica un aumento dei volumi del 35% anziché investire su prevenzione, messa in sicurezza e corretta gestione del territorio”.
“Con la scusa del lavoro si propone una ricetta vecchia e superata che ci riporta indietro di anni aumentando la cementificazione della regione. L’edilizia del futuro è legata alla riqualificazione, alla messa in sicurezza, alla bellezza, alla riqualificazione urbana e non certo al consumo del territorio. La Liguria ha già pagato e purtroppo continua a pagare un prezzo troppo alto per gli errori passati. E Varazze ne sa qualcosa essendo stata vittima di eventi alluvionali” conclude il Pd varazzino.
Così il gruppo consiliare “Varazze la tua città”: “Non condividiamo il Piano Casa su tre questioni: politica, etica e tecnica. Sul piano politico riteniamo inopportuno che il primo provvedimento della Giunta Toti sia nel campo dell’edilizia, vista come unico volano dell’economia quando invece un territorio come il nostro ricco di bellezze naturali e di opportunità meriti qualcosa in più che una visione miope. Inoltre, il Piano Casa procede in modo centralizzato, svuotando le autonomie locali e portando a zero il ruolo del Comune”.
“Sul piano etico riteniamo incredibile che venga premiato chi già ha usufruito del condono con un aumento del 35% dei volumi così che vengano doppiamente premiati, per non parlare delle libertà sull’edificazione nelle zone naturalistiche. Sul piano tecnico sembra che nessuno ricordi quanto sia fragile il nostro territorio, a rischio sotto il profilo idrogeologico. Vedremo quali saranno i pronunciamenti della giunta Bozzano…” conclude.
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