In fumo

Loano, la denuncia: “Incoscienti bruciano sterpaglie e affumicano mezza città”

"Per colpa di pochi maleducati, molti altri devono respirare l’aria inquinata"

Loano. Un’ampia cortina di fumo bianco e acre che si è estesa per centinaia di metri entrando dentro le case e “affumicando” residenti e ospiti del fine settimana. E’ quella che è apparsa intorno alle 17 di sabato scorso al confine tra Loano e Pietra.

A segnalare il caso un lettore di Ivg, che spiega: “Si è estesa da Monte Carmelo fino ai confini con Pietra ed è arrivata fino al mare. Era una nebbia particolare: lasciava infatti i vestiti impregnati di un odore acre. Anche dentro le case, con qualche finestra aperta, la nebbia è penetrata diffondendo un odore irritante di fumo”.

Secondo il lettore, il fumo è stato prodotto da qualcuno che ha bruciato sterpaglie e rami secchi sul proprio terreno: “Degli incoscienti, per fare pulizia nel loro piccolo orticello, hanno inquinato l’aria di mezzo paese fino a notte, lasciando anche questa volta un fastidioso ricordo affumicato agli abitanti e ai turisti giunti in questo fine settimana”.

Eppure il regolamento di polizia urbana del Comune di Loano parla chiaro. L’articolo 26 è dedicato proprio alla “accensione di fuochi” e recita

E’ vietato bruciare materiale di qualsiasi tipo o accendere fuochi nel territorio comunale, compresi fuochi liberi, a sterpaglie, siepi, erba degli argini dei fossi, scarpate, nonché materiali di varia natura presenti nei cantieri edili a distanza inferiore, e precisamente nel territorio al di sotto della via Aurelia a 100 metri da qualsiasi tipo di costruzione o di deposito di materiale infiammabile.

Una precisa prescrizione riguarda proprio la zona di Monte Carmelo:

Il divieto di cui al comma precedente vige inoltre al di sopra della via Aurelia, a 50 metri da qualsiasi tipo di costruzione o di deposito di materiale infiammabile, nel territorio ricompreso tra il confine di levante della città, la stessa via Aurelia per tutta la sua lunghezza sino al confine di ponente, via Costino Monte Carmelo, Borgo Castello, viale delle Rimembranze, via Azzurri d’Italia, via Madre Rubatto, via Palestro, via dei Gazzi, via IV Novembre, via Isonzo, via Ortigara, via Gozzano, via Magenta, via Varese, via Cremona sino al confine del rio Casazza.

E ancora:

Il divieto di cui al primo comma vige infine nel restante territorio comunale 20 metri da qualsiasi tipo di costruzione o di deposito di materiale infiammabile. Il limite di 50 metri è altresì da rispettare nei confronti della sede autostradale e del limite del bosco.

Il regolamento stabilisce anche che:

Se per qualsiasi causa, anche naturale, il fuoco acceso dovesse produrre fumo in quantità eccessiva o ristagno dello stesso a livello del suolo, è fatto obbligo di spegnerlo. L’uso di bracieri, griglie e barbecue è vietato su aree pubbliche. E’ consentito sulle aree private e su quelle pubbliche appositamente attrezzate.

La norma è precisa, ma nonostante questo ci sono ancora casi come quello segnalato dal lettore in cui i cittadini non ottemperano precisamente alle regole: “Capita spesso, specialmente in questa stagione. Per colpa di pochi maleducati, molti altri devono respirare l’aria inquinata”, conclude il lettore.