Savona. Caso chiuso, almeno per l’assessore comunale Elisa Di Padova dopo la discussione in Consiglio comunale sul bando di gara indetto dal Comune per la gestione del museo archeologico di Savona, finito al centro della polemica politica.
Un bando da 2 anni e 200.000 euro che, spiegano le minoranze, avrebbe dovuto essere redatto coinvolgendo la Consulta per il Priamar nonché la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria mentre, sostengono, tutto questo non è avvenuto: il tema è esploso nella Terza Commissione lo scorso 15 ottobre, e verrà portato oggi in consiglio dalla mozione del M5S, a firma Milena Debenedetti e Andrea Delfino.
“La risposta della Sovrintendenza è stata chiara – ha detto l’assessore -. Il bando è ok, e con la risposta all’interpellanza si è chiarita la buona fede dell’operato. I criteri sono rispettati e l’esito della gara andrà comunque a beneficio della città. Brutto e scorretto sempre insinuare che qualcuno lavora in buona fede”.
“Il bando è ok e non ci sono stati errori” ha chiarito l’assessore savonese.
Per le minoranze una sconfitta tecnica, anche se per il consigliere del Movimento Cinque Stelle Milena Debenedetti: “Non cambia la sostanza del problema, sono stati evidenziati aspetti tecnici rispetto al bando ma manca una adeguata tutela scientifica del Museo. Non si può ragionare con una offerta al ribasso, senza considerare che parte dei rilievi sollevati sono stati comunque accolti e il fatto di modifiche in corso d’opera rispetto al bando dimostra che, forse, all’inizio non era perfetto e non è detto che sia esente da possibili ricorsi futuri”.
Altro tema sentito in Consiglio era quello sui forni Ata. Anche in questo caso alla fine la pratica è passata, non senza accese polemiche per la diffida inviata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle ai consiglieri comunali. Un documento che ha mandato su tutte le furie diversi consiglieri, che si sono sentiti minacciati. “In Consiglio comunale i grillini diffidano i consiglieri comunali di maggioranza dall’affidare ad ATA il servizio di cremazione – tuona su Facebook il vicesindaco Di Tullio – Però siccome a Savona i grillin sono conigli la diffida la fanno firmare ai loro parlamentari, così possono farsi scudo dell’immunità parlamentare casomai qualche consigliere li denunciasse per minacce… (e avrebbe pure ragione a farlo)”.
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