Celle Ligure. Fino a sabato 1 agosto, presso l’Oratorio di San Michele, a Celle Ligure, tutti i giorni dalle h. 18,00 alle h. 22,30 si può visitare la mostra “Per non dimenticare: immagini, foto, ricordi della Prima Guerra Mondiale”, dedicata a tutti i caduti civili e militari della Prima Guerra Mondiale di tutte le nazionalità.
L’oratorio di San Michele Arcangelo è situato alle spalle della parrocchia omonima in via Ferrari, strada antichissima che collegava la costa con l’entroterra e permetteva il commercio di materiali ferrosi (da qui il nome Ferrari). Nel documento più antico trovato datato1484, il vescovo dell’epoca concedeva l’indulgenza a coloro che aiutavano i confratelli al restauro dell’edificio che minacciava “ruina”. Sede della confraternita dei “Disciplinanti”, assumendone gli impegni religiosi ed assistenziali in nome di San Michele, l’edificio di estrema semplicità a forma di capanna, con una torre campanaria nella parte absidale. Lungo le pareti della navata vi è un “coro ligneo” del 1700 in cui i confratelli seduti uno di fronte all’altro intonano lodi e preghiere.
Al suo interno sono custodite innumerevoli opere d’arte tra le quali la più famosa è la prima cassa processionale di A.M. Maragliano del 1694, il crocifisso di P. Navone con i canti d’argento del 1767 ed altri 2 crocifissi processionali del Brilla e di Moroder. Alle pareti della navata innumerevoli tele di scuola genovese del XVII e XVIII secolo ricordano a tutti la devozione per il Santo e la lungimiranza dei confratelli che arricchivano l’oratorio con innumerevoli opere d’arte. Il presbiterio della fine 1700 ricco di stucchi con un bell’altare di marmo comprato nel 1854 da una famiglia patrizia di Albaro. Nelle nicchie ai lati le statue della Madonna della Misericordia e del Battista.
L’oratorio possiede due mazze processionali in legno ed argento raffiguranti S. Michele e S. Carlo Borromeo donate dai pescatori di Celle e custodisce innumerevoli arredi liturgici che testimoniano l’amore dei cellesi per il loro patrono.
L’oratorio è stato ed è ancora la casa di tutti i cellesi e non che si sono ritrovati in questo luogo per pregare, per riunirsi e deliberare grandi e piccole decisioni. La confraternita ne cura la struttura ed il patrimonio e si occupa di divulgare il culto di S. Michele con la preghiera e la carità. I confratelli prendono parte alle iniziative della parrocchia e della diocesi e partecipano alle processioni con gli artistici crocifissi, che sono le insegne della confraternita. Ma si occupano soprattutto di tramandare il patrimonio religioso, culturale ed artistico che i nostri avi ci hanno lasciato dopo innumerevoli difficoltà e sofferenze.