Alassio. Non solo attacchi sulla vicenda dell’ordinanza sanitaria “anti-profughi”: il sindaco della città del Muretto Enzo Canepa incassa la solidarietà del suo predecessore, Marco Melgrati, attuale vicecoordinatore regionale di Forza Italia.
La posizione presa dal primo cittadino di Alassio nei confronti degli extracomunitari-migranti sprovvisti di certificato sanitario che attesti l’assenza di malattie infettive e trasmissibili è balzata agli onori delle cronache, scatenando diverse accuse (soprattutto dal centrosinistra) e polemiche (come quella del giornalista Stefano Pezzini), ma anche facendo proseliti tra i comuni limitrofi che hanno deciso di imitare la decisione di Canepa.
Una decisione che ora incontra il favore di Marco Melgrati, a sua volta sindaco di Alassio per due mandati. “Sono solidale con Enzo Canepa – dichiara – e a nome di Forza Italia esprimo la vicinanza ad un sindaco che ha avuto il coraggio di esternare quello che tutti pensano, e di emettere una ordinanza con l’unico scopo di preservare i propri cittadini da rischi di malattie che in Italia sono state da tempo debellate. Penso alla scabbia, riscontrata in molti ‘migranti’. Non credo che i cosiddetti benpensanti di sinistra, se il proprio figlio contraesse la scabbia o qualche altra malattia infettiva, sarebbero felici, nel nome della solidarietà ai migranti”.
“Incredibili poi le parole della ‘sora Lella’ Paita – accusa Melgrati – che dopo le brutte figure rimediate con le primarie e le elezioni regionali dovrebbe solo stare zitta ed eventualmente ‘leccarsi’ le ferite, facendo serie considerazioni su come e dove ha sbagliato. Definire discriminazione inaccettabile l’ordinanza del Sindaco di Alassio è veramente assurdo. Per una che ambiva a diventare Presidente della Regione, il primo pensiero dovrebbe essere la sicurezza, anche sanitaria, dei propri amministrati”.
“Quindi, richiedere controlli e un certificato che attesti che i migranti accolti e smistati nella regione siano immuni da malattie infettive e trasmissibili, conclude il vicecoordinatore regionale di Forza Italia, dovrebbe essere il minimo, e pensare che un Sindaco abbia dovuto, per tutelare i propri cittadini, emettere questa ordinanza, come autorità sanitaria sul territorio del proprio comune (voglio ricordarlo alla ‘sora Lella’ Paita), dà l’idea dell’impotenza di questo governo nazionale e del PD in generale sul tema di sbarchi, arrivi e gestione dei migranti”, conclude.
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