Vendone. Uccisa dai cacciatori per sbaglio che ne hanno occultato il cadavere per non finire nei guai. E’ un’ipotesi, non l’unica, ma importante, avanzata da Tanya Kristy D’Addesa, la figlia di Frigentina Del Rosario Picariello, la donna scomparsa in circostanze misteriose da Vendone, entroterra di Albenga, domenica 2 febbraio dell’anno scorso. Ipotesi che potrebbe essere plausibile perché nei giorni successivi alle ricerche sono stati trovati alcuni effetti personali in aree già perlustrate dai soccorritori.
“Quella domenica mia sorella udì uno sparo praticamente un’ora dopo la scomparsa di Frigentina. Proveniva proprio dalla zona di bosco dove abitualmente mia madre passeggiava – racconta la figlia della donna venezuelana, che da 45 anni viveva in Italia – E’ un’ipotesi che, a mio avviso, andrebbe tenuta in considerazione insieme alle altre e non scartata che potrebbe chiarire questa vicenda avvolta nel mistero più fitto”.
Ad un anno di distanza Tanya Kristy non si dà pace e spera che qualcuno possa aiutarla a capire che cosa è successo alla cara mamma. “In questi 365 giorni mi sono convinta che mia madre si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Potrebbe essere stata uccisa da qualcuno che conosce quelle zone. Non escludo che mia madre si possa essere allontanata facendo “due passi” e temo che possa essere stata vittima volontariamente o accidentalmente di qualcuno, forse proprio di un cacciatore, magari vittima di uno dei tanti bracconieri che di tanto in tanto circolano nell’entroterra”.
La figlia della donna scomparsa esclude che possa aver deciso di allontanarsi volontariamente. “In quel periodo mia mamma era tutt’altro che depressa – dice convinta di sé – aveva addirittura programmato impegni per i giorni successivi. Quindi non è possibile che si sia allontanata da Vendone lasciandosi alle spalle tutto e tutti. Non c’era alcuna ragione o motivo per farlo. Da nove anni viveva con Bruno. Era felice e sono sempre andati d’accordo. Si volevano bene, insomma”.
Che cosa potrebbe essere successo allora? ” Vendone. Uccisa dai cacciatori per sbaglio che ne hanno occultato però il cadavere per non finire nei guai. E’ un’ipotesi avanzata da Tanya Kristy D’Addesa, la figlia di Frigentina Del Rosario Picariello, la donna scomparsa in circostanze misteriose da Vendone, entroterra di Albenga, domenica 2 febbraio dell’anno scorso.
“Mia sorella udì uno sparo a poco più di un’ora dalla scomparsa, proveniente proprio dalla zona di bosco dove abitualmente mia madre passeggiava – racconta la figlia della donna venezuelana che da 45 anni viveva in Italia – E’ un’ipotesi che, a mio avviso, andrebbe tenuta in considerazione”.
Ad un anno di distanza Tany Kristy non si dà pace. “Mia madre si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Potrebbe essere stata uccisa da qualcuno che conosce quelle zone. Non escludo che mia madre si possa essere allontanata facendo “due passi” e temo che possa essere stata vittima volontariamente o accidentalmente di qualcuno, forse proprio di un cacciatore, magari vittima di uno dei tanti bracconieri che di tanto in tanto circolano nell’entroterra”.
La ragazza esclude che la donna possa aver deciso di allontanarsi volontariamente. “In quel periodo era tutt’altro che depressa – dice – aveva addirittura programmato impegni per i giorni successivi. Quindi non è possibile che si sia allontanata da Vendone. Non c’era alcuna ragione o motivo per farlo. Da nove anni viveva con Bruno. Era felice e sono sempre andati d’accordo. Si volevano bene”.
Che cosa potrebbe essere successo allora? “Quel giorno mia mamma era a casa con Bruno. Verso le 17 lui era uscito per cercare un po’ di legna per scaldare la casa. Si è accorto della sua assenza dopo aver sistemato la legna, quindi un tempo di circa 15 minuti o poco più. Ha iniziato lui le ricerche e non trovandola ha prontamente avvisato mia sorella che si è immediatamente recata a Vendone. I carabinieri hanno iniziato le ricerche e tre giorni dopo nel bosco sono stati trovati il cellulare, quindi un coltello, le sue pantofole, la sua giacca e una maglietta in parte bruciata. E’ davvero strano perché fino a quel momento i soccorritori non avevano trovato nulla pur avendo battuto palmo a palmo la zona”.
In questo giallo lungo un anno la figlia di Frigentina si è fatta quindi un’idea: “Credo che a mia madre sia successo qualcosa di grave, che possa essere stata uccisa e occultata poiché io non riconosco come una sua azione il fatto che possa essersi spogliata. Inoltre gli oggetti sono stati ritrovati in una zona battuta dai soccorritori più volte quasi come se qualcuno volesse che venissero ritrovati. Le ricerche sono state compiute immediatamente dai famigliari e fin dal primo momento non è stata trovata alcuna traccia. E’ tutto davvero molto strano”.
Quali sono allora le sue intenzioni. “Chiederò di poter proseguire le indagini, e credo che con i giusti mezzi non sia del tutto impossibile trovarla o capire cosa le sia accaduto. Per il 2 febbraio, inoltre, ho intenzione di affiggere nuovi volantini e mi recherò nuovamente dal magistrato Daniela Pischetola per essere aggiornata sull’inchiesta”.




