Liguria. “Nonostante i decreti, inutili quanto dannosi alla pubblica sicurezza, cosi detti ‘svuotacarceri’ attuati nell’ultimo anno la situazione emergenziale in cui si trovano gli istituti liguri non accenna a migliorare, anzi. Anche le intese siglate di recente dal ministro ligure alla Giustizia Orlando non sembrano sufficienti ad abbassare l’asticella di attenzione sull’autentica polveriera che gli agenti di polizia penitenziaria si trovano a dover fronteggiare ogni giorno”. A dirlo è Maurizio Torterolo, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore alla Sicurezza Montaldo per conoscere le azioni della giunta finalizzate a risolvere l’emergenza carceraria in Liguria.
“Sappiamo che sull’Italia incombe la sanzione europea della sentenza ‘Torreggiani’ per il sovraffollamento – spiega Torterolo – sappiamo anche che la Liguria, insieme alla Puglia, ha il triste primato europeo con una densità di popolazione carceraria del 148%, ben oltre la media europea del 97,8%. Nonostante l’evidenza dei fatti, tuttavia sembra che la direzione intrapresa fino a oggi per affrontare la questione carceraria vada in direzione opposta a quella di una soluzione definitiva e migliorativa dello stato attuale. Vorrei segnalare che di recente gli uffici centrali e regionali che gestiscono gli istituti di pena, in ordine alla movimentazione dei funzionari, hanno deciso di spostare un commissario da Imperia per collocarlo a Pontedecimo. Una decisione che comporta, di fatto, che ci sia un direttore per tre istituti, il dottor Frontirrè di Sanremo che gestisce da due anni anche Imperia che è stato mandato a sostituzione anche a Genova Pontedecimo distante da Sanremo 160 chilometri. Una scelta che non ha considerato probabilmente la presenza di direttori più vicini al carcere di Pontedecimo come Chiavari (attualmente chiuso) o Genova (2 direttori presenti)”.
“Sappiamo che su una popolazione carceraria ligure composta da 1.600 detenuti, per il 40% tossicodipendenti – il 10% in più rispetto alla media nazionale – è forte anche la presenza di pazienti psichiatrici che, soprattutto a Pontedecimo e nel reparto dedicato all’ospedale San Martino, genera molti problemi di gestione. È recente il caso di una detenuta che ha demolito la stanza dove era ricoverata e, successivamente, la cella dove era ristretta provocando un incendio e aggredendo una poliziotta. Per fronteggiare queste e altre situazioni a dir poco esplosive, un numero di agenti insufficienti, da anni sotto organico che, come denunciano i sindacati, non vengono coinvolti in adeguati piani formativi. Ciliegina sulla torta, nell’unica scuola di polizia penitenziaria presente in Liguria, che a gennaio accoglierà 120 nuovi allievi, manca sia il direttore sia il comandante” prosegue il capogruppo della Lega Nord.
“Infine, il carcere Sant’Agostino di Savona è forse quello con i problemi gestionali e strutturali più gravi della regione. Purtroppo, nonostante i Comuni di Cairo e Cengio abbiano dato disponibilità di costruire una nuova struttura sul proprio territorio, ancora non si è visto un solo atto concreto da parte degli enti preposti nella realizzazione del carcere che darebbe una boccata di ossigeno all’intera provincia e in parte anche all’intera regione” conclude Torterolo.
