Cronaca

Ispettore Bonvicini indagato per circonvenzione d’incapace, l’avvocato Gallareto: “Abbiamo spiegato tutto”

Luigi Gallareto

Savona. “No comment”. E’ l’unica risposta che dalla Procura di Savona arriva a proposito dell’inchiesta parallela a quella sul suicidio del medico Luisa Bonello e che vede l’ispettore di polizia Alberto Bonvicini indagato per circonvenzione d’incapace. Dal sesto piano di palazzo di giustizia non trapela nessuna indiscrezione sull’interrogatorio che, ieri pomeriggio, per quasi quattro ore ha messo faccia a faccia il pm Giovanni Battista Ferro e Bonvicini.

L’unica precisazione in proposito arriva dal legale dell’ispettore, l’avvocato Luigi Gallareto (nella foto), che si è limitato a dire: “Ieri ci siamo presentati spontaneamente per rendere delle dichiarazioni al pubblico ministero. Abbiamo dato tutte le spiegazioni del caso rispondendo a tutte le domande che ci venivano avanzate nel massimo rispetto del lavoro della magistratura”.

E’ probabile quindi che Bonvicini, da anni dirigente della polizia postale di Savona, abbia spiegato quali fossero i rapporti con Luisa Bonello (trovata senza vita nella sua casa in Valloria lo scorso 19 ottobre), ma anche se e perché aveva ricevuto da lei del denaro. All’ispettore è infatti contestata l’accusa di circonvenzione d’incapace perché, secondo gli inquirenti, avrebbe approfittato della fragilità emotiva della donna per ottenere da lei soldi e aiuti.

Nei giorni scorsi il gip Emilio Fois, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro di Lamborghini Gallardo che era in uso a Bonvicini. Un’auto che, stando a quanto riferito dal difensore, non è di sua proprietà, ma in leasing. In particolare, finora, sarebbero state pagate soltanto alcune rate da 1600 euro l’una per la vettura che, peraltro, non è un modello nuovo, ma usato.

Le indagini, anche alla luce del lungo interrogatorio di ieri, ovviamente proseguono: gli inquirenti stanno continuando ad analizzare gli elementi finora raccolti.