Albenga. “In una società dove manca il lavoro, i soldi scarseggiano e lo Stato non arriva più a fornire tutti i servizi che dovrebbe, resta solo il capitale umano. Il nostro tempo libero e le nostre capacità possono diventare un mezzo per aiutare chi ci vive intorno e fonte di arricchimento morale e relazionale”. Patrizia Munì spiega così la “Banca del Tempo”, progetto dell’associazione Il Giardino di Emma, di cui è volontaria, che sarà illustrato domani sabato 13 settembre.
Per “banca del tempo” si intende un particolare tipo di gruppo o associazione che si basa, appunto, sullo scambio gratuito di “tempo”. Ciascun socio, quindi, mette a disposizione qualche ora per dare ad un altro socio una certa competenza. Le “ore” date vengono “calcolate” e “accreditate” o “addebitate” nella banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a “rimborsarle”, ma un’altra.
Le attività sono molto diverse: lezioni di cucina, di manutenzione casalinga, accompagnamenti e ospitalità, baby sitting, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri. Anche il tempo dedicato all’organizzazione, all’accoglienza, e alle riunioni o feste viene in genere valutato come tempo scambiato e quindi accreditato o addebitato nel conto personale del socio.
Nata nel maggio scorso, Il Giardino di Emma è un’associazione polifunzionale che ha per scopo la promozione umana e i servizi alla persona. “È la visione profetica di un possibile futuro per i nostri figli – la descrive Munì – Un futuro sostenibile in ogni dimensione: ecologico, psicologico, produttivo, economico, di benessere anche fisico”.
“Solo informare e combattere per un futuro migliore non basta – afferma Munì – Migliorare la vita di tutti, attraverso azioni concrete e progetti, è l’unico modo per cambiare il futuro dei nostri figli”.
La “Banca del Tempo” ingauna sarà aperta 2 volte alla settimana per 2 ore circa a partire dal 4 ottobre.