Savona, il “cappellaio matto” non demorde: Garibaldi ha di nuovo il suo copricapo fotogallery

Savona. Eccolo di nuovo lì, al suo posto. Il “cappellaio matto”, come ormai già iniziano a soprannominarlo alcuni savonesi, ha colpito di nuovo: e così, la statua di Giuseppe Garibaldi al Prolungamento di Savona ha di nuovo sulla testa il suo stravagante copricapo.

Si tratta nientemeno che di un cono di quelli usati per i lavori stradali: un’idea, evidentemente, di qualche burlone in vena di risate. L’immagine in realtà è un deja-vu: quel “cappello” era comparso la prima volta a fine agosto, suscitando l’ilarità di residenti e turisti, ma anche l’indignazione di qualcuno più patriottico, fino a che era stato rimosso da polizia municipale e vigili del fuoco.

Ieri, però, è ricomparso. Evidentemente, nella notte tra sabato e domenica, il “cappellaio matto” è tornato alla carica, si è arrampicato per la seconda volta sulla statua del famoso Eroe Dei Due Mondi e, incurante del rischio di cadere, lo ha di nuovo “accessoriato” a dovere.

Domenica mattina, ultimo weekend d’estate, il Prolungamento è pieno di residenti e turisti in procinto di recarsi a spiaggia: gli adulti scuotono la testa, gli anziani borbottano. I bambini, invece, ridono e fanno segno con la mano: “Guarda, mamma, Pinocchio…” dice una frugoletta che avrà poco più di due anni.

Qualcosa in comune, il burattino e il condottiero che scruta l’orizzonte, ce l’hanno: sono famosi in tutto il mondo. Ma forse il leader dei Mille avrebbe preferito dare di sé una immagine più autorevole alle nuove generazioni…