Savona. E’ stato processato per direttissima questa mattina Ciro Magliano, il trentaseienne savonese arrestato ieri sera con l’accusa di aver rubato un motorino in via dei Vegerio a Savona. L’uomo, che doveva rispondere anche delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e possesso ingiustificato di coltello, in aula non ha potuto fare altro che ammettere il suo coinvolgimento nel furto.
Vista l’assenza del difensore di fiducia dell’imputato, sono stati chiesti i termini a difesa e il processo è stato rinviato a settembre. Nonostante la richiesta del legale a Magliano non sono stati concessi gli arresti domiciliari, ma il giudice gli ha imposto la misura cautelare in carcere.
Secondo quanto gli viene contestato, ieri sera, Ciro Magliano ha rubato un motorino che il proprietario aveva lasciato parcheggiato in via dei Vegerio, con le chiavi inserite, giusto il tempo di fermarsi a fare bancomat. Non appena ha visto il ladro allontanarsi sul suo scooter, la vittima del furto ha allertato il 113 per chiedere aiuto. Decisiva per ritrovare il motorino è stata la presenza, sotto la sella del mezzo, del telefono cellulare del proprietario che aveva installato un geolocalizzatore satellitare.
Arrivati nella zona indicata dal sistema gps, in via Chiavella, gli agenti hanno notato Magliano che, alla vista dell’auto della polizia, è sceso dallo scooter per iniziare una precipitosa fuga. Non appena è stato raggiunto ha fatto di tutto per non farsi bloccare dai poliziotti che, non senza fatica, alla fine sono riusciti a fermarlo. Dopo gli accertamenti di rito per lui erano quindi scattate le manette. Il giorno prima tra l’altro, sempre gli agenti della Questura, avevano già arrestato il fratello di Ciro Magliano, Renzo, che dopo essere evaso dai domiciliari aveva rapinato una donna al distributore di benzina Esso di lungomare Matteotti.
