Economia

Carige, successo l’aumento di capitale: sottoscritto al 99,9%. Soddisfatto il presidente Castelbarco

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Liguria. Un quasi tutto esaurito l’aumento di capitale da 800 milioni di Banca Carige. Al termine del periodo di offerta in opzione ai soci l’aumento risulta sottoscritto al 99,9%, per un controvalore di 798,1 milioni di euro.

“Siamo molto soddisfatti per l’ottimo esito dell’aumento di capitale. La decisa azione di rinnovamento avviata dal Cda della Banca dallo scorso ottobre, e le prospettive delineate dal Piano Industriale 2014-18, hanno incontrato il pieno apprezzamento del mercato e ci incoraggiano a proseguire in questa direzione” afferma il presidente di Banca Carige Cesare Castelbarco Albani.

“Il risultato di oggi ci consente di guardare al futuro con serenità per rispondere al meglio alle aspettative di tutti gli azionisti”.

“Al termine del periodo di offerta risultano non esercitati n. 3.006.600 diritti di opzione che danno diritto alla
sottoscrizione di complessive n. 11.184.552 nuove azioni, pari allo 0,1% del totale, per un Controvalore di Euro 1.118.455,20 (i “Diritti”). I Diritti, ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, del Codice Civile, saranno offerti in borsa per conto di Banca Carige” si legge in una nota tecnica del gruppo bancario ligure sull’aumento di capitale.

“Nel corso della prima seduta sarà offerto l’intero quantitativo dei Diritti; Nelle sedute successive alla prima saranno offerti i Diritti eventualmente non collocati nelle sedute precedenti. I Diritti potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni, al prezzo di Euro 0,10 cadauna, nel rapporto di n. 93 nuove azioni ogni n. 25 Diritti. L’esercizio dei Diritti acquistati nell’ambito dell’offerta in Borsa e, conseguentemente, la sottoscrizione delle nuove azioni dovrà essere effettuato tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A., a pena di decadenza, entro e non oltre il 15 luglio 2014, con pari valuta, salvo il caso in cui l’offerta in Borsa si chiuda anticipatamente, a seguito della vendita di tutti i Diritti offerti nelle sedute dell’8 e 9 luglio 2014” conclude Carige nella nota.

Carige conferma l’ottimo track record delle ricapitalizzazioni delle banche italiane, con il mercato che si è dimostrato disponibile ad assorbire quasi 9 miliardi di emissioni. L’inoptato dell’istituto genovese al termine della fase di offerta in opzione è stato quello più basso fino ad ora registrato.