Savona. Una partenza determinata di un’Acquachiara desiderosa di riscatto; una Carisa Savona che patisce il contraccolpo psicologico e pare più volte sul punto di capitolare. Infine, un quarto tempo che rovescia quanto accaduto nei primi tre: la Rari Nantes reagisce, la Carpisa Yamamay si spegne e sono i biancorossi ad approdare in semifinale. Questa, in sintesi, la gara di ritorno dei quarti dei playoff.
Un vantaggio di cinque reti, nella pallanuoto, non è margine rassicurante. La Carisa Savona ne era consapevole, nell’affrontare la trasferta di Napoli, per rendere visita all’Acquachiara. Tuttavia, quanto accaduto giovedì sera, aveva portato qualcuno ad illudersi. Forse è stato proprio questo l’errore dei biancorossi nel match di ritorno: pensare che buona parte dell’impresa fosse già stata compiuta. Hanno però saputo stringere i denti e restare aggrappati alle sorti dell’incontro, finendo per centrare il traguardo.
La Carisa Savona riesce quindi a rientrare tra le prime quattro in Italia, dopo che lo scorso anno uscì nei quarti di finale. Un grande risultato, ottenuto al termine di una stagione altalenante, com’era lecito attendersi dopo le partenze estive che hanno dato il via all’ennesimo nuovo corso improntato sui giovani.
Il risultato dell’andata pesa anche sull’afflusso del pubblico: sulle tribune della Scandone si contano meno di duecento spettatori. L’ampio successo ottenuto alla Zanelli aveva lasciato uno strascico polemico da parte savonese; la squadra di Angelini aveva lamentanto l’eccessivo numero di fischi contrari. Ed è proprio grazie ad un fallo grave, fischiato a Lorenzo Bianco, che questa sera i locali riescono a sbloccare il risultato con Sadovyy. Un paio di minuti più tardi tocca ad Agostini finire nel pozzetto; Petkovic non esita e raddoppia.
La prima espulsione pro Carisa è ai danni di Ferrone; Angelini usufruisce del time-out. Il mancino di Damonte fa la sua parte: 2-1. Il gol rinvigorisce i biancorossi: difesa alta, pressione sugli avversari. In fase offensiva, però, si sprecano gli errori da ambo le parti. Alesiani, indisturbato a tu per tu con La Moglia, lo scavalca con un pallone morbido che si spegne sul palo.
Nel secondo tempo, dopo 1’11”, Petkovic insacca a uomini pari: Acquachiara nuovamente sul +2. Un’ingenuità savonese in fase d’attacco permette ai padroni di casa di involarsi in contropiede due contro zero: Luongo lascia a Di Costanzo l’onore del gol. De Crescenzo chiama a raccolta i suoi, ma gli ospiti resistono sul -3 grazie al secondo errore consecutivo in superiorità dei napoletani.
Cambio di fronte ed è il Savona a poter beneficiare dell’uomo in più; Angelini ferma il gioco per istruire la propria formazione ma i ragazzi in calottina blu perdono palla. Sul cambio di fronte il ligure Luongo chiude una prolungata azione sorprendendo Antona dalla distanza: 5 a 1. La Carisa è in bambola. La Moglia non corre pericoli; al contrario, il portiere savonese è bersagliato. Petkovic segna il +5. Uno su quattro in superiorità numerica: i biancorossi non riescono a reagire. Perfetta parità tra andata e ritorno, ma resta metà gara da giocare.
Terzo tempo, 36 secondi di gioco e Petkovic prosegue nel suo show: 7 a 1 con un tiro potente da posizione 2. Quattro su sei con l’uomo in più: l’Acquachiara non perdona. Ad interrompere l’astinenza della Rari, dopo oltre 12 minuti, è Deserti con un bel numero al centro. Ma non è serata: fallo grave fischiato ad Agostini e Sadovyy realizza la doppietta personale.
A 5’32” Ferrone cintura Giovanni Bianco: rigore, Elez realizza. Savona ancora a -5 e per il giocatore napoletano gara finita per raggiunto limite di falli. I biancorossi sono bravi ad approfittare del passaggio a vuoto dei locali: Damonte infila in parità numerica con una conclusione incrociata. Il Savona resta virtualmente finalista per meno di un minuto: Sadovyy si libera dalla marcatura e batte Antona dalla distanza.
A 69 secondi dalla fine del terzo tempo Saviano sguscia via tra Elez e Fiorentini e viene fermato irregolarmente: rigore. Dai cinque metri Petkovic è impeccabile. Allo scadere La Moglia si oppone al tiro ravvicinato di Alesiani.
La resa dei savonesi pare arrivare in avvio di quarta frazione: espulso Draskovic, Deserti va al tiro ma l’estremo locale gli nega il gol. Sul -6 sono i biancorossi a dover rincorrere. Ma, improvvisamente, l’andamento della partita cambia. A 4’50” dalla sirena finale Draskovic commette fallo da rigore su Elez; Deserti segna. Il difensore locale è fuori per tre falli.
Il finale è palpitante, la qualificazione in bilico. Di Costanzo in doppia superiorità numerica affretta la conclusione; la Rari Nantes perde palla in attacco. A 200 secondi dalla fine viene espulso un savonese; De Crescenzo chiama il time-out. Mistrangelo è il più lucido e recupera palla intercettando il passaggio di Petkovic. A 2’06” Damonte va nel pozzetto; il risultato non si sblocca. Elez vede Fiorentini tutto solo e lo serve; Goran realizza. A 94″ dalla fine il Savona è sul -4. Mistrangelo fallisce il colpo del ko; gli arbitri espellono Elez. Ci si attende il finale ai rigori, ma così non è: la difesa biancorossa resiste e la Carisa va in semifinale.
Le due squadre cedono la platea a Posillipo e Canottieri, pronte ad entrare in acqua nello stesso impianto. Per la Carisa Savona sabato 26 aprile a Sori ci sarà la Pro Recco. Gara 2 nella piscina Zanelli di Savona è in programma mercoledì 30 aprile; l’eventuale gara 3 si disputerà nuovamente a Sori. Per l’Acquachiara, la semifinale per il 5°/8° posto.
Il tabellino:
Carpisa Yamamay Acquachiara – Carisa Savona 10-6
(Parziali: 2-1, 4-0, 4-3, 0-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: La Moglia, Perez, G. Postiglione, Luongo 1, Scotti Galletta, Petkovic 5, Gambacorta, Ferrone, Saviano, Draskovic, Di Costanzo 1, Sadovyy 3, Gaeta. All. De Crescenzo.
Carisa Savona: Antona, Alesiani, Damonte 2, Colombo, L. Bianco, Agostini, Fiorentini 1, Fulcheris, G. Bianco, Elez 2, Mistrangelo, Deserti 1, Napleton. All. Angelini.
Arbitri: Radicevic e Savinovic (Croazia). Delegato Fin: Rotunno (Napoli).
Note. Superiorità numeriche: Acquachiara 5/11 più 1 rigore segnato, Savona 2/10 più 2 rigori segnati. Espulsioni definitive: Ferrone a 2’30” dalla fine del terzo tempo, Draskovic a 3’10” dalla fine del quarto tempo.