Alassio. “Alla luce dell’ immobilismo dell’amministrazione comunale su questa delicatissima questione, “Progetto Alassio” ha deciso di attuare, da sabato 5 Aprile 2014 una raccolta firme per dare voce alla cittadinanza ed esprimere il totale dissenso della cittadinanza alla minacciata chiusura degli uffici della Polizia di Stato di Alassio”. Queste, dunque, le parole del movimento a riguardo di un tema particolarmente delicato che sta tenendo banco nelle ultime settimane.
Sabato 5 Aprile inizierà presso il mercato settimanale la raccolta firme con l’installazione di un point in Via Gastaldi incrocio via Pera dalle ore 9.00 alle 13.00 che sarà replicato nel pomeriggio di Domenica 6 Aprile 2014 dalle ore 15.00 alle ore 19.00 in piazza Airaldi-Durante (piazza della biblioteca). L’iniziativa proseguirà nelle settimane successive con l’indicazione di alcuni punti dove sarà possibile apporre la propria firma.
“Progetto Alassio”, ha presentato attraverso i propri Consiglieri comunali, una mozione con relativo ordine del giorno, discussa nell’ultimo Consiglio Comunale del 12 Marzo 2014 – delibera Consiglio comunale n. 39 del 12/3/2014 – in merito all’espressa volontà ministeriale di chiusura degli uffici del Commissariato di Alassio della Polizia di Stato e quella del Distaccamento Nautico di Alassio. Mozione bocciata dalla maggioranza (Forza Italia e Lega Nord) che governa la città. “Progetto Alassio” incalza il sindaco alassino Enzo Canepa: “Nell’occasione il Sindaco aveva assicurato che avrebbe portato all’attenzione del Consiglio un nuovo ordine del giorno, ma – a distanza di quasi un mese ! – nulla è ancora avvenuto, nonostante una nuova richiesta del nostro gruppo”.
E conclude: “Occorre attivare tutte le procedure per salvaguardare gli uffici in questione ponendo in opera, nell’interesse dell’intero territorio e dei suoi cittadini, collegialmente ed indipendentemente dall’appartenenza politica, ogni atto ed iniziativa idonea a raggiungere l’obiettivo d’impedire le ventilate ipotesi per evitare la soppressione ed accorpamento di questi importati presidi di legalità, perché non che diminuisca il livello di efficienza nel combattere la microcriminalità a favore della città”.