Liguria. “Recandomi ancora una volta da Genova a Roma e ritorno, occasionalmente, questa mattina ho incontrato sul FrecciaBianca l’assessore regionale Vesco e l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita e tutti assieme, purtroppo, abbiamo dovuto constatare un marcato disallineamento tra la buona volontà, le promesse e la realtà pratica, quando si parla di collegamenti Internet, rete globale, di facilitazione delle comunicazioni, di ottimizzazione dei tempi, concetti assolutamente non filosofici, che dovrebbero trovare riscontro pratico e appartenere al terzo millennio”. Così il capo gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Melgrati che denuncia l’assenza dei collegamenti wi-fi a bordo dei treni FrecciaBianca in servizio sulla tratta Genova-Roma, diversamente dai Freccia Rossa in servizio sulle altre tratte nazionali.
“Sulla tratta ferroviaria Genova-Roma, sui treni della categoria Frecce sembra di essere nel Far West o nel Burundi, quasi che l’utenza ligure, toscana e romana che si serve di questa linea ferroviaria di trasporto non abbia le identiche esigenze di coloro che da Milano o da Torino si recano a Bologna, Firenze o Roma e viceversa. Tutto farebbe pensare che gli operatori economici e i cittadini Liguri, per non parlare dei turisti soprattutto stranieri che animano la Liguria tutto l’anno, siano considerati da Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, come cittadini di serie B”.
Melgrati ha già presentato una interrogazione in Regione: “Con questa interrogazione chiediamo se la giunta regionale intenda attivarsi presso Rfi – Rete Ferroviaria Italiana per sollecitare l’erogazione di questo servizio di civiltà, con l’aggiornamento tecnologico degli impianti a bordo dei treni della categoria in questione, così come già avviene da tempo sugli analoghi treni FrecciaRossa che coprono le altre tratte italiane, liberando la Liguria da un isolamento tecnologico imbarazzante che ci fa in qualche maniera apparire come una regione ed un paese arretrati, mentre non permette agli operatori economici di impiegare il tempo del viaggio in maniera costruttiva e dinamica, facendo sembrare il tragitto ancora più breve di quanto già non sia in realtà, perché solo 4 ore per raggiungere Roma sono un bel risultato!” conclude Marco Melgrati.