Vado Ligure. Che il numero degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale non fosse fermo a due era già noto, ma finora non era stato mai chiarito quanti fossero realmente. Stamattina, a margine della notizia dell’esecuzione del sequestro preventivo dei due gruppi a carbone, dalla Procura è trapelato anche che le persone indagate (per ora) sono cinque.
Oltre all’ex direttore generale Giovanni Gosio e al capo centrale Pasquale D’Elia, ci sono quindi altre tre persone finite sotto inchiesta: si tratta di Emilio Macci, Stefano La Malfa e Gianni Biavaschi, tutti e tre capocentrale negli anni passati. L’indagine sulla centrale, che oggi ha portato al sequestro preventivo, non è comunque da considerarsi affatto chiusa. La Procura continuerà i suoi accertamenti anche nei prossimi mesi (il Procuratore Granero aveva specificato che difficilmente l’inchiesta si sarebbe conclusa prima della fine dell’anno).
Proprio stamattina al sesto piano di palazzo di giustizia infatti è stato sentito un esperto in materia, il dottor Virginio Bettini, professore di analisi e valutazione ambientale presso la Facoltà di Pianificazione del Territorio all’Università IUAV di Venezia, con il quale è stata fatta una valutazione per capire se è possibile integrare ed approfondire lo studio che è già stato ultimato sulla centrale.