Andora. Parlare di “palanche” in terra ligure non è mai facile. Soprattutto quando si chiede di pagare un conto che dovrebbe pesare interamente su altri. Lo dice a chiare lettere il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, che, davanti all’ipotesi di una partecipazione degli enti locali alle spese per la rimozione dell’intercity deragliato il 17 gennaio scorso, storce il naso e non usa mezzi termini.
“Quando Trenitalia parla di enti non credo che parli di Provincia, altrimenti fa come quei ragazzi che vanno a dire di essersi fidanzati con la più bella della classe e dimenticano di dirglielo – dice sarcastico il numero 1 di Palazzo Nervi – Non ci sono convenzioni con enti e, anzi, sarebbe veramente ingiusto pensare che altri debbano pagare il ripristino della rete ferroviaria. Non mi pare che Trenitalia faccia a metà con altri quando incassa i i biglietti, li incassa su una convenzione e deve garantire un servizio… garantisca quindi il servizio. Poi se si deve rivalere su qualcuno lo faccia su chi il danno l’ha creato”.
“In passato hanno anche provato anche a prenderci i fondi dell’alluvione, ma non credo che sia né giusto né corretto in un momento così difficile che Trenitalia cerchi per di dividere le sue spese con altri. Insomma, è un po’ il modo italiano di tenersi i profitti e dividere le perdite” sostiene Vaccarezza.
“Comunque oggi finalmente qualcosa si muove – dice ancora Vaccarezza – Qualche settimana fa il ministro Lupi ci aveva assicurato una riapetura dei cantieri del raddoppio in 72 ore, cosa che non si è verificata. Ora per fortuna i tempi per la rimozione paiono rispettati. Con soddisfazione viviamo questo momento con la speranza di vedere velocemente la rete tornare a funzionare, senza dimenticare mai che se i tempi fossero stati rispettati, già da qualche anno treni su questo tracciato non ne sarebbero più passati, dal momento che i binari sarebbero dovuti essere posizionati a monte e raddoppiati. ora speriamo che la seconda promessa di Lupi sia mantenuta”.