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I carrozzieri liguri bocciano “Destinazione Italia”, una delegazione a Roma il 15 gennaio

Incontro carrozzieri regione

Liguria. I carrozzieri liguri bocciano sonoramente il decreto legge “Destinazione Italia”, almeno nella parte che si occupa di RC auto, e per questo hanno deciso di dichiarare lo stato di mobilitazione generale contro quello che viene considerato un regalo del Governo alla lobby delle assicurazioni, aderendo alla manifestazione unitaria che si terrà in Roma il prossimo 15 gennaio.

Questa mattina, presso la sede della Regione Liguria, i Presidenti regionali dei Carrozzieri di Confartigianato e CNA rispettivamente Giuseppe Pace e Giancarlo Micolucci, nonché Ivano Vernazzano, presidente dell’ Associazione fra carrozzieri della provincia di Genova, hanno incontrato i Parlamentari, gli Assessori e i consiglieri della Liguria.

“Nel decreto legge in questione, il Governo vorrebbe da una parte “aiutare” le piccole e medie imprese e di portare avanti le liberalizzazioni, dall’altra, all’articolo 8, finisce col fare un grande regalo alla lobby delle Assicurazioni, rischiando di mettere in ginocchio migliaia di piccole imprese artigiane di carrozzeria che rischiano la propria sopravvivenza, andando oltretutto in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore RC auto, senza realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto”, dicono i carrozzieri.

“Con l’articolo 8 del Decreto – in particolare riferimento ai commi 1c) ed 1e) – il Governo consegna l’assoluto controllo del mercato della riparazione dei veicoli incidentati alle Assicurazioni, illudendosi che ciò produca l’automatica riduzione delle tariffe RC auto. Tali specifici punti renderebbero nei fatti obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni – proseguono – questa soluzione rappresenta l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, attraverso una consistente penalizzazione di natura economica per chi volesse utilizzare un altro percorso attualmente previsto dalle leggi”.

Ciò espelle dal mercato della riparazione la stragrande maggioranza delle 17.000 carrozzerie italiane che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato, mettendo inoltre a serio rischio la permanenza di 60.000 posti di lavoro. In Liguria le imprese di autocarrozzeria sono circa 600 con una forza lavoro che si aggira attorno a 2.000 addetti – continuano – i Carrozzieri chiedono al Governo di stralciare dall’articolo 8 del Decreto i commi 1c ed 1e, sostituendo il comma 1c con una proposta avanzata unitariamente dalle Associazioni di categoria”.

Delegazioni dei Carrozzieri provenienti dalle province Liguri parteciperanno alla manifestazione nazionale che si svolgerà il 15 gennaio a Roma presso la sala del Capranichetta (in Piazza Montecitorio) e al presidio di protesta sotto il Ministero dello Sviluppo Economico.

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