Cronaca

Accusato di stalking nei confronti della mamma: 42enne di Cairo prosciolto in udienza preliminare

Savona Tribunale

Cairo M. Quello che lo vedeva coinvolto era un caso di stalking un po’ atipico. Un quarantatrenne cairese, F.B., era infatti finito in manette con l’accusa di aver perseguitato madre e fratello con i quali aveva avuto delle discussioni legate ad un’eredità. Questa mattina tutte le accuse nei confronti dell’uomo sono cadute in udienza preliminare davanti al giudice per l’udienza preliminare Donatella Aschero.

All’uomo, difeso dagli avvocati Fabio Bruno Celentano e Samuele Monti, venivano contestati due reati: lo stalking, ma anche un episodio di furto con strappo perché durante un incontro con la madre le aveva strappato la borsetta. Per quanto riguarda la prima accusa è caduta perché entrambi i familiari, nel frattempo, hanno rimesso le querele. Inoltre i tre, come certificato dai difensori dell’imputato stamane, hanno raggiunto un accordo in sede civile sulla questione ereditaria. La seconda contestazione invece è stata alleggerita: c’è stata una derubricazione in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reato perseguibile solo in presenza di querela di parte. Visto che la mamma non lo aveva mai denunciato quindi il giudice ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere.

Le liti tra F.B e i familiari, secondo quanto accertato dagli investigatori, erano iniziate dopo la morte del padre. Il quarantenne avrebbe iniziato ad infastidire e perseguitare la madre, ma anche il fratello, per questioni di soldi. Minacce e richieste di denaro che, dai racconti della donna, si erano trasformate ormai in una persecuzione. A giugno dell’anno scorso quindi dal tribunale era partito un provvedimento di divieto di avvicinamento, che però il quarantaduenne non avrebbe rispettato, proprio in occasione dell’episodio della borsetta.

Da qui la decisione del pubblico ministero Chiara Maria Paolucci di richiedere un aggravamento della misura nei suoi confronti. Nei primi giorni di agosto il gip Fiorenza Giorgi aveva così emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. F.B. si era sempre difeso affermando di non essere più andato a cercare sua madre, ma di averla incontrata casualmente per strada. Dopo un mese di carcere l’uomo era tornato in libertà e tra i tre erano arrivati i primi chiarimenti, che avevano portato madre e fratello a rimettere le querele.