Economia

Banca Carige, tra inchieste e l’incognita della Fondazione inizia l’era dell’ad Montani

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Liguria. Si è subito immerso nel Cda dell’istituto bancario ligure per esaminare e discutere il nuovo piano industriale: primo giorno di lavoro in Banca Carige per il nuovo amministratore delegato Piero Montani. L’a.d – nuova figura voluta in Carige da Banca d’Italia – si è insediato ricevendo vari attestati di stima, dallo stesso board e dalla politica: “non lo conosco personalmente, ma gode di ampia stima” ha detto il presidente ligure Claudio Burlando in Consiglio regionale, che si augura “scelte dello stesso alto livello anche per la Fondazione”.

Montani ha incassato gli elogi senza commentare e, in attesa della trimestrale che sarà discussa l’11 novembre, si è messo al lavoro per mettere a punto in particolare il piano di rafforzamento di 800 milioni chiesto da Banca d’Italia.

Una sfida decisiva per la sorte della banca genovese lanciata da Montani negli stessi giorni in cui la Guardia di Finanza, su mandato della Procura, ha iniziato a esaminare il lavoro svolto dai suoi predecessori.

In particolare le carte riguardanti una cinquantina di fidi per circa un miliardo che secondo gli ispettori della Vigilanza potrebbero essere stati concessi con un po’ troppa facilità a un numero ristretto di imprenditori. Ma il manager, che ha accettato la proposta del nuovo presidente Cesare Castelbarco in tempi rapidissimi, ha fretta di guardare avanti e cercare nuove risorse: in particolare con il piano di dismissioni del ramo assicurazioni, le eventuali rivalutazioni delle quote in Banca d’Italia (che secondo l’ex presidente Giovanni Berneschi potrebbero portare 250 milioni), potenziali nuovi investitori. Ottimista al riguardo il consigliere Remo Checconi secondo il quale “la ricapitalizzazione è in realtà meno complicata di quanto appare”.

Sistemato il management della Banca, ora si guarda con ansia al rinnovo dei vertici di Fondazione Carige, primo azionista dell’istituto. Secondo il vicepresidente Vinai potrebbe slittare la data della nomina del nuovo presidente e del Cda rispetto al 19 novembre indicato dal Consiglio di Indirizzo. “La data certa deve essere ancora decisa – ha affermato Vinai – del 19 si era solo parlato in via informale”.

La nuova maggioranza che ha spodestato nei giorni scorsi Flavio Repetto avrebbe individuato già tre possibili consiglieri di amministrazione, genovesi che lavorano fuori città, ma si attende di conoscere la loro disponibilità.

Intanto il Nucleo di polizia tributaria, su mandato della procura genovese, sta vagliando le carte acquisite nella sede centrale di Carige sui mutui concessi ad alcuni personaggi. Gli inquirenti cercano di ricostruire la mappa dei soggetti che autorizzarono quei fidi e la ‘filiera’ che accertò in fase d’istruttoria il patrimonio e le garanzie poste a supporto delle richieste.

Parallelamente prosegue anche l’inchiesta della Procura savonese che coinvolge il gruppo Carige nel crack della Geo srl dell’imprenditore Andrea Nucera: su questo fronte, dopo il primo giro di interrogatori degli indagati, al vaglio degli organi inquirenti gli elementi indiziari raccolti nell’indagine e la mole di carte e documenti dell’intreccio economico-finanziario attorno al gruppo dell’imprenditore cerialese