Borghetto S. Spirito presto avrà la sua aula consiliare intitolata alla memoria di Stefania Maritano, la vicesindaco uccisa con un colpo di pistola dal marito, che si è poi tolto la vita. Il consiglio comunale sul bilancio sarà l’occasione per formalizzare la pratica, che già nel corso dell’ultima assise era stata affidata alla segretaria comunale.
“Contiamo di portare l’iniziativa nel consiglio che si terrà tra il 25 e 30 novembre – spiega il sindaco Giovanni Gandolfo – C’è unanimità su questa volontà per legare materialmente la sala consiliare al nome di Stefania Maritano. Da subito ho desiderato che si facesse questo gesto. Ora la pratica è all’esame degli uffici e intendiamo discuterla nella prossima riunione del consiglio”.
La tragedia che si è consumata a Loano, in via Bulasce, pesa ancora: “Il lutto e la tristezza sono difficili da mandare via. Ma ci stiamo ricompattando. La consigliere Silvia Confalonieri, che è subentrata, si sta attivando per seguire volontariato e pari opportunità, oltre ai rapporti con le associazioni, mentre Gabriele Cagnino ha preso in carico le deleghe su bilancio e finanze… e ci prepariamo alla ‘mazzata’ dell’Imu da conferire allo Stato”.
Dissidi tra i due coniugi all’origine dell’omicidio-suicidio in cui è ha perso la vice sindaco di Borghetto. “Il problema delle violenze e dei soprusi sulle donne esiste ed è grave – sottolinea Gandolfo – Sono anche gravi e vergognosi certi interventi che io chiamo di sciacallaggio. Intendo, con questo persone, che prendono di mira l’amministrazione a proposito di questa tragedia, con illazioni e supposizioni. Bisogna assolutamente sgombrare il campo dai pettegolezzi…”.
“Non mi occupo della vita privata delle persone e penso che ognuno debba parlare solo di quello che conosce – prosegue il sindaco – Mi auguro che si possa ricordare Stefania Maritano come la persona che era conosciuta da tutti, sembre disponibile e attenta”.
“Migliaia di borghettini la conoscevano e si rivolgevano a lei incontrandola nello studio medico, conosciuto da tutti, dove era segretaria, e lei svolgeva il suo ruolo amministrativo in ogni momento anche al di fuori del palazzo municipale, competente e sempre con il sorriso” conclude.





