Pietra Ligure. Disavventura a lieto fine ieri pomeriggio per un bambino che, mentre faceva il bagno sul litorale a ponente di Pietra Ligure, si è addormentato sul canotto e si è ritrovato trascinato dalla corrente al largo.
Il primo ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il padre: l’uomo si è immediamente tuffato per raggiungere il figlio che, al contrario, non si stava ancora rendendo conto di essere in balia della corrente. Il papà alla fine è riuscito a raggiungere il bimbo, ma, stremato per lo sforzo, non riusciva a nuotare verso riva. Nel frattempo la corrente continuava a portare il “mezzo” e i suoi occupanti sempre più al largo.
Dal porto di Loano è quindi intervenuta una motovedetta della guardia costiera che ha agganciato i due “naufraghi” e li ha consegnati al bagnino che, nel frattempo, si era messo alla rincorsa del canotto .
Sempre nel pomeriggio attimi di tensione per l’allarme lanciato da una donna preoccupata per il mancato rientro del marito dalla nuotata pomeridiana. Le ricerche da parte della guardia costiera sono quindi scattatate via mare con due mezzi e con una squadra via terra.
Come da prassi tutti gli stabilimenti della zona hanno incominciato a chiamare il “disperso” con gli altoparlanti. E proprio dopo aver sentito uno degli annunci l’uomo, che si trovava a chiaccherare con alcuni amici non lontano dalla spiaggia dove la moglie lo cercava disperata, ha fatto ritorno sano e salvo.
In mattinata, intorno alle 11,25, invece la guardia costiera era stata impegnata nel recupero di un uomo recuperato in mare. Il soccorso è scattato dopo una chiamata alla sala operativa della Capitaneria con la quale una signora, che si trovava a bordo di un natante ad una distanza di un miglio dall’imboccatura del porto di Finale, ha chiesto assistenza. La donna ha segnalato di aver trovato una persona in mare, apparentemente in cattive condizioni di salute, probabilmente ubriaco e da lungo tempo in acqua.
Il naufrago si è attaccato alla scaletta dell’imbarcazione, ma senza riuscire a salirci nemmeno con l’aiuto dell’equipaggio dell’unita’ da diporto. La motovedetta CP 604 è intervenuta allora per soccorrerlo: è stato necessario tuffarsi in acqua per scongiurare il peggio. L’uomo è stato trasferito nel porto di Finale e consegnato al personale del servizio 118 che si occupava delle cure del caso. Non è ancora stato identificato con certezza: dalle prime informazioni raccolte in banchina si dovrebbe trattare di straniero senza fissa dimora, conosciuto in zona.