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Busta con proiettile firmata “Amici di don Gallo e Franca Rame”, Ciangherotti: “Mai fatte battute offensive per una reazione così grave”

eraldo ciangherotti

Albenga. L’assessore ai servizi sociali di Albenga, Eraldo Ciangherotti, potrebbe essere finito nel mirino di ignoti “Amici di don Gallo e Franca Rame” per alcuni post pubblicati sulla sua pagina Facebook. La busta contenente un proiettile, intercettata alle Poste di Genova e indirizzata all’esponente della giunta ingauna, riporta infatti la firma di chi si dice “amico” del prete di strada e dell’attrice-politica, entrambi recentemente scomparsi.

Nella classica busta bianca una frase scritta al computer. Su don Gallo, Ciangherotti aveva scritto: “I pugni in Chiesa durante il funerale celebrato dal cardinal Bagnasco, l’esibizione della frusta più che frustrata transgender Luxuria e il canto del ‘bella ciao’ dicono tanto e soprattutto quanto don Gallo fosse un prete parecchio ‘partigiano’. Io sono cresciuto in oratorio, abituato a quei clichè di sacerdoti che sanno annunciare il Vangelo nella massima povertà, senza però aggrapparsi alle tante inutili e ridicole teorie di Marx e compagni”.

L’altro post su Franca Rame era più stringato: “Pregherò per Franca Rame. Rip. Dev’essere dura all’inferno”, seguito da uno “smile” che sorride e strizza l’occhiolino.

Ciangherotti spiega: “Di don Gallo ho solo detto che era un sacerdote partigiano. Non credo, ovviamente, che sia un’offesa per un sacerdote che così si è autodefinito. Su Franca Rame ho usato un paradosso: Dario Fo e compagna hanno messo Berlusconi all’inferno, specie ne ‘Il Paese dei Misteri Buffi’, e ho immaginato che lei si sarebbe trovata male a condividere l’inferno, il ‘suo’ inferno, con Berlusconi. Non credo che sia stata una battuta offensiva, con riferimento appunto ad un gioco letterario e paradossale. Non c’è nulla che giustifichi una reazione così grave”.

L’assessore albenganese è ora sotto scorta “discreta”, una sorveglianza comunque attenta da parte dei carabinieri. Per il sindaco Guarnieri l’episodio ha una matrice politica: “Ritengo che si tratti di una trama politica: sappiamo bene che Eraldo ha una personalità molto esuberante, e dimostra quotidianamente la sua passione per la politica, per la giustizia e per un comportamento politico corretto, talvolta esprimendo platealmente il suo pensiero e il suo dissenso verso certi atteggiamenti appartenenti ad aree politiche diverse dalla sua. Nulla giustifica minacce di questo genere, ed è inaccettabile quando la politica non riesce a esprimersi nei canali e nelle sedi preposte, sfociando in questi mezzi”.