Cronaca

Tragedia Genova, aperta la camera ardente: la città “abbraccia” i familiari

camera ardente genova jolly nero

Genova. Un sole come raramente si è visto in questa primavera. Ieri, nelle ore concitate che hanno preceduto il ritrovamento nell’ottavo corpo delle vittime della tragedia del Molo Giano, la pioggia infastidiva sì i soccorsi ma era la giusta cornice per lo stato d’animo.

Ora quelle stesse salme, ritrovate con fatica, sfilano nel sole del porto antico. Una dietro l’altra. Uno dietro l’altro. I nomi delle vittime. Maurizio Potenza (50 anni), Michele Robazza (41), Daniele Fratantonio (30), Davide Morella (33), Marco De Candussio (40), Sergio Basso (5), Giuseppe Tusa (25), Francesco Cetrola (38).

I familiari attorno, si abbracciano. Piangono. E la riservata Genova, inaspettatamente, applaude. Intendiamoci, inaspettatamente perchè rispetta la privatezza del dolore altrui. Ma stavolta i genovesi hanno capito, e lo hanno dimostrato in questi giorni come nel giorno del lutto in Piazza Matteotti, che quel dolore non è privato, ma è della città. E’ di tutti. Applausi.

Intanto sono stati fissati i funerali: saranno celebrati lunedì nella cattedrale di San Lorenzo e li officierà il cardinale Bagnasco.