Albenga: la “Fionda di legno” va a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. I fieui: “Un eroe contemporaneo”

Albenga. Il premio “Fionda di legno 2013” dei “Fieui di caruggi” va quest’anno a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. I monelli di Albenga hanno optato per una decisione a sorpresa e di grande valore socio-culturale, con un altro nome eccellente da aggiungere ai premiati degli anni scorsi.

Carlo Petrini segue infatti Antonio Ricci, Balbontin-Ceccon-Casalino, Fabrizio De Andrè, Paolo Villaggio, Milena Gabanelli, Roberto Vecchioni e Don Andrea Gallo. La Fionda sarà consegnata nel pomeriggio di sabato 13 Aprile da Antonio Ricci, come ormai di consuetudine, in un teatro Ambra che si preannuncia fin d’ora tutto esaurito come sempre accade negli eventi organizzati dai fieui di caruggi.

Come è noto il premio Fionda, che lo scorso anno è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica, viene assegnato a chi nella propria vita ha saputo tirare buone fiondate contro le speculazioni, i soprusi, il malcostume della nostra epoca.

“La decisione è stata presa anche in questa occasione insieme ad Antonio Ricci che, dopo avere ricevuto la fionda nel 2007, è sempre rimasto complice della manifestazione e, soprattutto, continua ad essere un autentico fieu di caruggi – dice Gino Rapa, uno degli ideatori del premio – In Petrini abbiamo riconosciuto la trentennale battaglia in difesa di un cibo buono, pulito e giusto, a tutela delle identità territoriali e della dignità dei piccoli produttori. Carlìn è sempre stato, come noi, un visionario che crede nei suoi progetti. Abbiamo apprezzato le sue fiondate contro gli ogm e la cementificazione del territorio agricolo, un argomento quest’ultimo molto sentito e sofferto nel nostro territorio”.

In effetti Carlo Petrini è un leader mondiale e partendo dalle Langhe, suo territorio di origine, ha creato una rete di associazioni ed eventi intercontinentali. Basti ricordare Slow Food, Cheese, Il salone del gusto e la sua creatura più recente Terra Madre. Il Time lo ha collocato tra gli “eroi contemporanei”, il Guardian tra i 50 uomini che potrebbero salvare il pianeta, si è parlato di lui come possibile Presidente della Repubblica e come candidato al Premio Nobel per la Pace. Il prossimo 14 Maggio terrà un atteso discorso alle Nazione Unite.

Volano alto dunque i fieui di caruggi e aggiungono: “Nella nostra scelta non abbiamo dimenticato il carattere giocoso del premio e in Carlìn Petrini abbiamo ritrovato ancora oggi il ragazzo che girava le cascine della campagna piemontese offrendo una cantata in cambio di un cesto di uova. E’ un personaggio di fama mondiale, ma con una grande semplicità nei rapporti umani. L’estrazione contadina, che lo accomuna alla maggior parte dei fieui, ha lasciato un’orma positiva e ne siamo felici ed orgogliosi”. Per questo Carlo Petrini, detto Carlìn, sarà la Fionda 2013.

“Pensiamo di aver premiato una persona e un personaggio a livello mondiale – agigunge Rapa – Un uomo carismatico, di cui condividiamo le battaglie: Petrini ha tirato buone fiondate contro gli ogm e a favore del territorio e del terreno agricolo, per il cibo buono e pulito e per la dignità dei contadini. Ci piace la sua origine contadina, simile a quella di molti fieui. Anche a noi sta a cuore la cultura dei saperi e dei sapori. Nel nostro territorio ci sono dei presidi slow food importanti come l’asparago violetto di Albenga, il chinotto di Savona, l’aglio di Vessalico. Oggi come oggi è necessario sviluppare un’opportuna cultura dell’enogastronomia per premiare la qualità dei prodotti”.

“Si tratta di un evento importante non solo per Albenga, ma per tutta la Liguria – dice l’assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri – Uno di quegli eventi che fanno salire agli onori nazionali tutta la nostra regione. Carlo Petrini è una persona straordinaria, capace con la sua forza intellettuale e imprenditoriale di creare movimento di opinione e culturale che genera ricchezza. Petrini è un esempio di come le industrie creative possano essere produttive. Investire in creatività, cultura e professionalità è l’investimento principale che il paese deve fare per uscire dall’impasse”.