Alassio. Concluse le indagini, è arrivata la decisione in merito alla misura interdittiva richiesta dal pm Danilo Ceccarelli a carico del geometra Luigi Tezel.
Al dirigente del settore demanio, che per un certo periodo era stato dirigente del settore urbanistica del Comune di Alassio, è stata notificata l’ordinanza cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici emessa dal gip Fiorenza Giorgi del tribunale di Savona. Per la durata temporanea di 2 mesi.
Tezel è ritenuto responsabile di abuso d’ufficio e falso in atti amministrativi per avere agevolato realizzazioni pratiche edilizie nel Comune di Alassio.
Nella circostanza sono state deferite in stato di libertà B.I., 44enne di Alassio, costruttore edile; P.F., 60enne di Alassio, fotografo; P.N. 59enne di Alassio; B.C. 48enne di Alassio.
Fin dal primo momento il geometra aveva sempre respinto le accuse e anche il suo difensore, l’avvocato Lamberti, dopo l’interrogatorio aveva ribadito che quelli contestati erano “fatti estremamente modesti e non provati”.
In particolare a Tezel vengono contestati tre episodi: uno riguardante l’assegnazione di un lavoro ad un’azienda senza eseguire una gara pubblica; poi c’è la firma di un modulo che autorizzava la realizzazione di un manufatto che in realtà era già stata costruita ed era oggetto di una sanatoria; infine un parere positivo dato al personale comunale riguardo la costruzione di una veranda.
Tutti episodi che la difesa ha motivato: “Per quanto riguarda l’assegnazione del lavoro era un intervento urgente ed è stato affidato a quella ditta precisa perché era l’unica che aveva un mezzo in grado di realizzarlo. Sugli altri episodi riteniamo che la posizione del nostro assistito sia marginale”.
Secondo l’accusa il gruppo aveva messo in piedi una piccola organizzazione che in accordo falsificava atti pubblici (ad esempio pratiche edilizie, condoni) di amici e compiacenti, anche grazie all’aiuto di un fotografo che modificava le foto degli immobili oggetto di abusi edilizi. Tale pratica consentiva di evitare demolizioni o di sanare pratiche edilizie altrimenti insanabili a causa, ad esempio, di vincoli paesaggistici ambientali.
Gli immobili sono tutti localizzati tra Alassio e Moglio. I carabinieri avevano anche accertato la turbativa d’asta in merito all’assegnazione di lavori di manutenzione che il Comune affidava spesso ad una ditta in particolare.