Albenga. Cinque anni di squalifica. Questa la sanzione inflitta dal giudice sportivo a Fabio Tortorolo (Sanremese), espulso durante l’incontro con il Pontelungo.
Questa la motivazione: “Al 41º del secondo tempo, a gioco fermo, colpiva con una forte manata al viso un giocatore avversario. Alla notifica del provvedimento si avvicinava all’arbitro, con fare minaccioso, e cercava di minimizzare il proprio comportamento urlando espressione blasfema. Non contento, stringeva con violenza la propria mano contro il naso dell’arbitro. Al termine della gara approfittando della confusione creatasi per un malore di un dirigente della società Pontelungo, si introduceva nuovamente nel recinto di gioco, scagliandosi contro l’arbitro verso il quale, con atteggiamento minaccioso, prima rivolgeva insulti, minacce ed espressioni blasfeme, per poi colpirlo con un violento pugno allo zigomo sinistro che provocava al direttore di gara grave dolore e nausea ed a seguito del quale dopo alcune medicazioni sul posto, l’arbitro veniva accompagnato dalla polizia al pronto soccorso di Sanremo dove veniva dimesso dopo accertamenti radiologici con 5 giorni di prognosi alle ore 23,45”.
Simone Anfossi (Sanremese) è stato fermato per tre turni in quanto espulso “per aver colpito, durante lo svolgimento dell’incontro, un giocatore avversario con forte calcio all’altezza del polpaccio”.
Una giornata di squalifica a Matteo Giorgi (Dopolavoro Ferroviario Savona), Mattia Garofalo (Pontelungo), Alessandro Firpo (Porto Maurizio), Jonathan Berteina (Sanremese), Marco Riva (Letimbro), Giuseppe Monni (Rocchettese).
Luca Colangelo, dirigente della Sanremese, è stato inibito fino al 30 giugno “per la mancata assitenza al direttore di gara, per non aver convocato la forza pubblica dopo l’espressa richiesta dell’arbitro a cui non prestava alcun soccorso durante e dopo l’aggressione, in violazione degli obblighi nascenti dalla propria qualità di addetto all’arbitro”.
Franco Gagliano, assistente agli arbitri della Sanremese, è stato squalificato fino al 18 aprile “per non aver prestato alcuna assistenza all’arbitro dopo l’aggressione subita anzi irridendolo e negando gli evidenti effetti dell’aggressione”.
Valerio Debenedetto, dirigente della Sanremese, è stato inibito fino al 7 marzo perché “ometteva di svolgere qualsivoglia controllo sui propri tesserati”.
La Sanremese è stata multata di 300 euro “per la mancanza di ogni prevenzione atta ad immpedire l’entrata sul terreno di gioco di persone estranee alla gara, nonchè per responsabilità oggettiva per il comportamento gravemente antisportivo di proprio calciatore e di propri dirigenti e per la mancata collaborazione con il direttore di gara”.