Albenga. Le operazioni di pulizia del rio Carenda, ad Albenga, proseguono da giorni 24 ore su 24. Sono una decina gli addetti impegnati nel difficile intervento di prosciugamento del gasolio che, a seguito del tentato furto della settimana scorsa alla Opam Oils di regione Rapalline, è finito nel fiumiciattolo, dando vita ad una vera e propria emergenza ambientale.
In queste ore si è proceduto anche al lavaggio della vegetazione più a monte, mentre alla foce del Carenda, al confine tra Albenga e Ceriale, prosegue l’opera di aspirazione (due gli addetti impegnati a turno nelle ore notturne e nei festivi). Rimane infatti un “velo” di gasolio visibile sulla superficie del rio e che viene bloccato dalle canne che impediscono il normale fluire dell’acqua. Di qui la necessità di procedere con un lavaggio della vegetazione.
Contemporaneamente, si procede al recupero di animali senza vita (anatre e germani reali, oltre ai pesci). Alcuni di essi sono morti a causa del freddo: l’avvelenamento da olio, infatti, è pericoloso perché i volatili rischiano di non avere più difese e di andare in ipotermia a causa della dissoluzione del grasso che rende impermeabili le penne.