Murialdo. Marco Ghisolfo, capogruppo del gruppo consigliare di minoranza Per Murialdo, spiega le ragioni che lo hanno portato a votare contro alla deliberazione in merito alla frana che ha colpito la S.P. 51, durante il Consiglio comunale dello scorso 23 ottobre.
“La minoranza di Murialdo – spiega Ghisolfo – ha da sempre sollecitato un celere intervento risolutivo ed è sempre stata collaborativa. In primo luogo la pratica che era stata trasmessa alla minoranza era errata e ci è stata comunicata corretta solo durante la seduta, non potendo così analizzarla con attenzione nei giorni precedenti: analoga situazione si era già verificata nel Consiglio comunale del 2 ottobre quando la pratica relativa alla frana era diversa da quella che ci era stata consegnata”.
“In secondo luogo – prosegue – nel Consiglio comunale del 2 ottobre erano emerse diverse perplessità che possono essere riassunte nelle seguenti: la prima concerneva il deposito del terreno franato nel vecchio tracciato della S.P. 51, con la conseguenza che i proprietari dei terreni confinanti non avevavo più una via di accesso ai terreni medesimi e con la preoccupazione sulla sua tenuta di fronte ad un peso non programmato; la seconda riguardava la polvere che si sarebbe creata durante i lavori, con la richiesta di prevedere delle opportune azioni vista la vicinanza con il centro abitato”.
“La terza, infine – aggiunge Ghisolfo -, riguardava l’enorme muro di cemento che si andrebbe a costruire con questo intervento, di grande impatto ambientale e visivo visto che si troverebbe davanti a delle abitazioni, chiedendo quindi di fasciarlo con delle pietre al fine di renderlo più tollerabile”.
“Dopo venti giorni la maggioranza non è stata in grado di portare, durante la riunione del Consiglio comunale, alcuna garanzia in merito, costringendo quindi i consiglieri a votare una pratica con ancora diversi punti oscuri: la minoranza ha quindi – conclude Ghisolfo -, nell’esclusivo interesse dei murialdesi, votato contro questa proposta”.