Economia

Agevolazioni per le aziende energivore come Ocv e piattaforma Maersk al centro del tavolo romano sulla crisi industriale

Francesco Rossello, Cgil

Savona. Mettere in pratica per il Savonese l’intesa del 2008 sul cavo previsto alla Ocv di Vado Ligure per la fornitura diretta di energia da parte di Tirreno Power, realizzare quindi una sorta di “sottostazione” per le aziende energivore, con risparmi sui costi di produzione in grado di attirare nuove imprese nel bacino vadese e rendere più competitivo il porto anche in relazione alla piattaforma Maersk. E’ l’obiettivo chiesto dai sindacati questa mattina a Roma durante il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico sulla crisi industriale ed occupazionale della Provincia di Savona.

“Ci è stato riferito che il governo sta lavorando a livello nazionale per un disegno di legge per le aziende energivore, tuttavia esiste un problema con l’Antitrust per la fornitura convenzionata di energia per questo la fornitura diretta da parte di Tirreno Power non è una strada percorribile, mentre invece il cavo di Ocv rientra tra le reti di utilizzo previste dal piano nazionale di distribuzione energetica ed è autorizzato dall’Europa” spiega il segretario provinciale della Cgil, Francesco Rossello.

“Inserire il modello del cavo Ocv nell’ambito di una intesa-quadro per il savonese resta obiettivo primario, anche se, come confermato dal Ministero, si sta definendo una nuova legge sugli accordi di programma e prima del nuovo dispositivo normativo non si potrà definire alcun accordo specifico” osserva Rossello.

“Saranno necessarie, quindi, ancora verifiche tecniche e chiederemo la convocazione di un nuovo tavolo. E’ chiaro che sia il disegno di legge sull’aziende energivore quanto la legge sugli accordi di programma slitteranno quasi certamente alla prossima legislatura, perciò chiederemo l’intervento di Regione e Provincia per valutare percorsi alternativi, visto che questa Provincia non può attendere tempi troppo lunghi” conclude il segretario della Cgil savonese.