Piano sanitario, sì della giunta regionale: per il Savonese 133 posti letto in meno, addio a sei strutture complesse

Montaldo e Neirotti e Agosti

Regione. Via libera ufficiale dalla giunta regionale alla proposta dell’assessore alla salute, Claudio Montaldo, relativa al programma di riorganizzazione dell’offerta sanitaria ligure che riguarda la riorganizzazione dell’offerta territoriale sanitaria, dell’offerta ospedaliera e il dimensionamento della rete del sistema di emergenza.

“Come le altre regioni – spiega Montaldo – la Liguria contesta duramente i tagli lineari effettuati dal Governo in sanità. Perché alcune regioni, tra cui la nostra, hanno già effettuato notevoli risparmi e si sono già adoperate sul fronte del contenimento della spesa. Nonostante ciò non ci sottraiamo alla necessità di riposizionare il servizio sanitario regionale, anche per evitare l’aumento delle tasse, potenziando i servizi sul territorio, non solo in termini di costruzione della rete di Case della Salute e piastre ambulatoriali, ma come modello organizzativo che consenta la presa in carico dei pazienti cronici”.

“La nuova organizzazione prevede il potenziamento dei distretti territoriali che dal 2013 avranno un proprio budget e diventeranno il fulcro dell’assistenza territoriale per i malati cronici affetti ad esempio da diabete, ipertensione, bronchiti croniche. Previsto inoltre un ulteriore sviluppo degli hospice con 30 posti in più e nuove strutture di cure intermedie, a metà strada tra l’ospedale e la residenzialità socio-sanitaria per accogliere, per un breve periodo di tempo, i pazienti dimessi da reparti per acuti e che non possono essere immediatamente accolti nelle Rsa”.

“Per gli ospedali il piano persegue l’obiettivo di arrivare ad un numero di posti letto per acuti per mille abitanti non superiore al 3 per mille e allo 0,7 per mille posti letto destinati riabilitazione /lungodegenza come è stato stabilito dalla legge 135 del Governo sull’aggiornamento degli standard dei letti. E’ previsto pertanto una riduzione di letti nelle aree territoriali dove lo standard era superiore per un totale di 800 posti letto per acuti in meno e un incremento di 332 posti letto per la riabilitazione./lungodegenza. Inoltre è prevista la chiusura di 38 strutture complesse cliniche”. Su questo fronte per la Asl 2 confermati i 133 posti letto per acuti in meno e l’attivazione di 33 posti letto di riabilitazione e per la lungodegenza. Vengono inoltre disattivate 6 strutture complesse.

Nell’ambito della rete di emergenza si porta a termine un percorso di trasformazione di 4 strutture di pronto soccorso regionali in punti di primo intervento ospedaliero (PPI) aperti 24 ore. Negli stessi ospedali parte inoltre la collaborazione con i medici di medicina generale prevista dal decreto Balduzzi. Le sedi individuate sono: Bordighera, Cairo Montenotte, Albenga e Sestri Ponente. Rimangono aperti a 12 ore i punti di primo intervento di Pontedecimo e Rapallo”.

“Questo quadro – conclude Montaldo – suggerisce di portare a completamento le misure strutturali che modificano l’organizzazione territoriale e ospedaliera per affrontare il 2013 da una base più sicura. Tenendo conto che nel 2013 ci saranno ulteriori riduzioni nazionali delle risorse e non abbiamo avuto ancora nessuna risposta dal Governo nemmeno sulla richiesta delle Regioni di rivisitare i livelli di assistenza per un nuovo Patto della salute e non è stato ancora ripartito il fondo sanitario nazionale per il 2012”.