Regione. E’ stato il turno degli aspiranti architetti oggi nei test d’ingresso dell’Università di Genova. A suon di crocette e risposte multiple sono stati in 513 nelle aule della Facoltà di Architettura in stradone sant’Agostino a tentare di aggiudicarsi un posto in uno dei quattro corsi di studio della nuova scuola politecnica: Architettura, Design del prodotto e della nautica, Scienze dell’architettura, Design navale e nautico, Ingegneria edile – architettura, quinto corso della scuola politecnica.
“La situazione è ottimale per gli iscritti al test – spiega Gianluigi Ciotta, professore ordinario della Facoltà di Architettura – infatti se tutti avessero raggiunto i 20 punti sarebbero tutti accolti nei corsi. Ma l’esperienza ci dice che c’è sempre una percentuale che non raggiunge la soglia di sbarramento. Purtroppo, come l’anno scorso, si sta verificando una diminuzione delle domande di ammissione a questa facoltà”.
Ancora da capire quali possano essere le cause, forse la crisi generale del Paese. “Forse i giovani non hanno fiducia in questa offerta formativa – spiega Ciotta – e si rivolgono ad altri corsi di laurea che li rassicurano, come medicina e ingegneria”.
Certo il fenomeno sarà studiato attentamente, per capire se la tendenza è nazionale, se riguarda solo la provincia e le grandi città come Milano, Roma, Torino, Venezia ne sono escluse, “oppure bisognerà capire se ci sia qualcosa che non va proprio qui a Genova” aggiunge Ciotta.
Tornando al test, pare che possano già tirare un sospiro di sollievo gli studenti che hanno tentato l’ammissione in Disegno industriale, per loro infatti non vale la clausola, stabilita per legge, del punteggio minimo di 20 per entrare in graduatoria ed essere ammessi.
In totale 630 posti nei quattro corsi, nel dettaglio 200 per Architettura, 150 per Design del prodotto e della nautica e per Scienze dell’architettura, 40 per design navale e nautico e 90 per Ingegneria edile-architettura.
“Le domande erano un po’ complicate – dicono gli studenti – soprattutto i brani che erano molto lunghi e difficili da capire”, ma anche storia e matematica hanno dato qualche problema. “Allenamento a casa” per arrivare preparati, con test degli anni passati e il grande sostegno di Internet.