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Atletica, Emanuele Abate racconta l’Europeo di Helsinki: “Abbiamo corso tutti molto forte”

abate a boissano

Alassio. Quinto nella finale europea dei 110 ostacoli: è questo il bottino portato a casa dagli Europei di Helsinki dal neo primatista italiano Emanuele Abate.

In realtà dietro a questo pregiatissimo quinto posto c’è molto altro. C’è un 110 ostacoli in cui un russo ha centrato con 13″09 un impressionante record nazionale che lo proietta tra i bianchi più veloci di sempre al mondo, ci sono anche un polacco un greco e un portoghese che hanno centrato il primato nazionale dei rispettivi paesi e c’è anche un poliziotto di Alassio che ha corso la sua prima finale continentale.

Sul sito della propria società, fiammeoroatletica.it, Manuel traccia il bilancio della sua trasferta. “In effetti per essere una gara in cui, sulla carta, non sembravano presenti i super nomi non è stato poi tanto male il livello tecnico – scherza Abate -. La cosa forse più impressionante è che con 13″50 si era esclusi dalla finale. Abbiamo corso davvero tutti molto forte, ci voleva addirittura 13″48 per entrare tra gli otto. Io ero consapevole di tutto questo e in semifinale ho speso veramente molto per agguantare con 13″”39 l’accesso alla finale”.

“Questo – prosegue – è il primo Europeo che vivo da protagonista e le sensazioni e le responsabilità sono molte e nuove. Correre e andare forte in un meeting è molto diverso, qui un errore lo paghi parecchio più caro perché la posta in gioco è tanto più alta. Alla vigilia avevo dichiarato che l’obiettivo minimo era l’ingresso in finale e una volta entrato mi sarei giocato il tutto per tutto per agguantare una medaglia o una posizione il più avanti possibile. Ed è andata proprio così, per il bronzo avrei dovuto ritoccare il mio record italiano e sinceramente dopo tre turni e le tensioni di un campionato europeo non era facile”.

Manuel, dopo una stagione indoor sfavillante impreziosita dal record italiano sui 60 ostacoli e il sesto posto ai mondiali, ha iniziato alla grande la stagione outdoor  centrando il record italiano sui 110 e migliorandolo per ben due volte sino al 13″28 che lo pone ai vertici della specialità a livello continentale e lo candida come uno dei possibili otto finalisti olimpici. Una serie impressionante di prestazioni sotto i 13″40 che sanciscono l’incredibile salto di qualità fatto dal portacolori delle Fiamme Oro e lo proiettano in un’atletica mondiale molto diversa da quella che Manuel ha praticato sino a pochi mesi fa, in cui l’obiettivo principale della sua stagione 2012 il minimo per Londra.

“Beh il salto di qualità che ho fatto rispetto all’anno scorso è stato davvero grande – afferma l’alassino -. E’ tutto molto diverso. Vi racconto un particolare: ad Helsinki prima della mia gara ho fatto una conferenza stampa con venti giornalisti. Sino a pochi mesi fa non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi lì seduto a rispondere alla marea di domande di tanti addetti stampa così interessati a me. Questo Europeo mi ha fatto crescere molto sotto tanti punti di vista e per Londra l’esperienza fatta qui a Helsinki mi sarà utilissima! Ora il mio sguardo è diretto agli Italiani a Bressanone di questo fine settimana, in cui, se le condizioni meteo saranno buone, posso correre ancora molto forte, e poi alle Olimpiadi”.