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Calcio, Cesar Grabinski al Finale: “Darò il cento per cento delle mie forze”

Cesar_Grabinski

Savona. Dopo una lunga trattativa, il Finale è riuscito ad avvalersi delle prestazioni di Cesar Grabinski. L’attaccante argentino, autentico top player, andrà quindi a potenziare il reparto offensivo della squadra rivierasca, mettendo a disposizione dei giallorossi tutta la sua forza d’urto negli ultimi 16 metri e con questo colpo il Finale si candida ad essere nuovamente protagonista nel prossimo campionato di Eccellenza.

Nell’affollato lungomare di Savona, abbiamo incontrato il “delantero” argentino, che ci ha confermato la notizia del suo trasferimento appena concretizzatosi.

Cesar, quali sono le tue prime impressioni? “Sono molto felice della conclusione positiva della trattativa, del Finale mi ha colpito positivamente la professionalità e la serietà dei dirigenti, nonché la loro disponibilità e la chiarezza con cui mi hanno parlato del loro progetto, fino a convincermi ad accettare la nuova destinazione”.

Hai già parlato con l’allenatore? “Sì, con mister Buttu abbiamo dialogato a lungo su come intende utilizzarmi, circa il suo progetto di gioco, di cosa si aspetta da me”.

Cosa prometti ai tuoi nuovi tifosi? “Darò il cento per cento delle mie forze e delle mie capacità, in modo da diventare protagonista in campo e aiutare così i miei nuovi compagni a ripetere e, se possibile, migliorare il rendimento dello scorso campionato. Ai tifosi garantisco che Cesar Grabinski onorerà la ‘camiseta’ giallorossa con tutto l’onore che merita la squadra”.

Giocoforza, l’intervista si sposta sul suo passato recente, il Vado, squadra nella quale Grabinski è stato più che un giocatore, diventandone nei tanti anni trascorsi l’anima, il simbolo.

Cosa ti porterai dentro di te della squadra rossoblu? “Tanti sono stati i momenti belli che vissuto, sicuramente non dimenticherò l’affetto e la stima reciproca che mi legava al compianto presidente Ciarlo, i tanti giocatori ed amici con i quali abbiamo lottato ed anche vinto in questi anni, i tifosi rossoblu che mi hanno sempre voluto bene, l’attuale presidente Marco Porcile ed il suo vice Roberto Aragno. Voglio dire grazie al mio amico Fabio Ferrando ed abbracciare idealmente il mio ultimo mister Beppe Maisano, grande uomo ed eccellente tecnico. Essere il capitano di una squadra da lui allenata, rende tutto più facile”.

Cesar Grabinski è raggiante, ora potrà partire insieme ai famigliari per la sua Argentina, a Rosario, bellissima città sul Rio Paranà, da cui manca da oltre un decennio e dove vive la mamma: “Non sto più nella pelle, sarà una autentica ‘full immersion’ che voglio ‘disfrutar’ a lungo”.

Buon viaggio, Cesar!

Claudio Nucci