Borgio Verezzi. Aveva festeggiato proprio l’altro ieri l’anniversario di matrimonio, per un amore che non si era lasciato sconfiggere dalla malattia. Un percorso di sofferenza lungo, cominciato nel 2005, che non ha lasciato scampo a Monica Ravetta, giovane donna di appena 39 anni, con due bimbi da crescere e tanti impegni che la tenevano viva e attiva nonostante tutto.
Monica Ravetta, residente a Borgio Verezzi ma molto conosciuta nell’intero ponente savonese, si è arresa soltanto oggi al tumore diagnosticatole sette anni fa. Una diagnosi impietosa che Monica ha sempre affrontato con coraggio in tutti questi sette anni, con la forza e il sorriso, immancabilmente. In casa l’hanno seguita i familiari e gli amici più stretti, sino agli ultimi istanti. La giovane donna, classe 1973, lascia il marito Luca Tameo, produttore di modellini di auto, e due figlioletti.
“Addio amore mio, con te se ne va la parte migliore di me. Stasera mi hai fatto il regalo più grande che potessi fare, guardarmi negli occhi nel tuo ultimo istante. Addio mia regina, dormi serena”. Queste le parole del marito, Luca, al termine del calvario che negli ultimi giorni si era fatto più straziante.
Si era sposata nel 1999, per un matrimonio che, proprio l’altro ieri, ha compiuto 13 anni. A ricordarla, tra i tantissimi nel ponente savonese, anche i Fieui di Caruggi di Albenga, con cui la giovane donna ha collaborato in passato.
Tra le molte parole toccanti che stanno punteggiando l’addio, quelle di un’amica, che descrivono gli ultimi momenti: “Non dimenticherò che tra le tante cose che mi hai insegnato quella che forse le racchiude tutte è sorridere sempre. Chi ha vissuto con noi questi ultimi giorni non potrà scordare lo stato di grazia che abbiamo respirato a casa tua. Le persone che sono venute a salutarti hanno trovato ad accoglierli il tuo inguaribile, ottimista, meraviglioso sorriso”.
“Senza un lamento, senza rabbia, senza domande. Solo sorrisi. E tante risate – scrive l’amica – E quando non è stato più possibile ridere insieme, dormivi. Ma dormivi sorridendo. Grazie di questo dono. La serenità nell’accettazione del proprio destino è un enorme regalo che pochi possono e sono in grado di fare a coloro che amano. La tua famiglia e i tuoi amici hanno ricevuto cosi tanto da te che spero saremo in grado di portare nel nostro quotidiano almeno una piccola parte di questa tua grande eredità”.