Cronaca

Corruzione e abusi ad Alassio, Sibelli: “Un fulmine a ciel sereno: da chi ieri brindava mi aspettavo più umanità”

Alassio. “Un fulmine a ciel sereno”: così l’ormai ex vice sindaco di Alassio, Luigi Sibelli, commenta l’inchiesta che lo vede nel mirino della Procura insieme ad altre persone “vicine” all’amministrazione comunale accusate di far parte di una mini-organizzazione dedita alla falsificazione di atti pubblici.

“Ieri tutto mi sarei immaginato tranne un’ispezione di quel tipo a casa mia: un’esperienza direi bruttina, che non auguro a nessuno – prosegue Sibelli – Mi sono dimesso in attesa che gli eventi mi possano dare ragione, dunque per un fatto di chiarezza e di rispetto nei confronti degli elettori, visto che facciamo della trasparenza e correttezza la nostra bandiera”.

“Per l’inchiesta in sé cosa posso dire? Innanzitutto che l’urnbanistica è settore che non mi compete – dice l’ex numero due del Comune alassino – Sono comunque contento che tutto l’apparato comunale mi sia solidale. Cosa farò adesso? Mi è nato il secondo nipote e mi dedicherò a fare il nonno con grande piacere. Spero che per il Comune si risolvano tutti i problemi e che l’inchiesta faccia luce sull’accaduto: i cittadini devono sapere la verità. Se si farà chiarezza tornerò al mio posto”.

“Non riesco a dormire, questo sì, e mi sembra che mi caschi il mondo addossso, però ho il grande sostegno della mia famiglia. E’ qualcosa che non auguro a nessuno, nemmeno a chi, ieri, brindava e festeggiava come hanno fatto Melgrati e Lucchini. Devo dire che mi aspettavo più umanità. La richiesta di dimissioni del sindaco da parte di Melgrati mi sembra assurda: mi pare che chi ha una trave in un occhio non possa puntare il dito contro chi ha una pagliuzza” conclude Sibelli.