Finale L. La polizia municipale di Finale di Ligure esclude un collegamento diretto tra l’attentato incendiario che ha colpito nella notte l’isola ecologica (tre cassonetti bruciati) e la cabina del telefono avvenuto sul lungomare con i circa 400 manifesti appesi in giro per la cittadina finalese con la faccia di Hitler, Bin Laden e di un misterioso uomo di colore, firmato Kony 2012, dal film dove si dà la caccia al generale ugandese Joseph Kony, equiparato al dittatore tedesco e al terrorista islamico. E’ stata girata anche una pellicola, creata da Invisible Children, che nasce per promuovere la campagna umanitaria denominata “Stop Kony”, con l’obiettivo di far catturare il criminale di guerra africano.
Per sostenere la campagna è stato organizzato un maxi-evento:nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 aprile, quando tutti gli aderenti hanno affisso i manifesti in giro per altre città italiane.
Su entrambi gli episodi sono in corso accertamenti da parte degli agenti, che stanno inoltre provvedendo a rimuovere i manifestati abusivi tappezzati in giro per Finale Ligure, alcuni dei quali posizionati proprio nelle vie interessate al rogo di cassonetti, tanto da far pensare e vociferare su un possibile collegamento, che risulta frutto solo di una coincidenza.
Sull’atto incendiario proseguono invece i rilievi da parte dei vigili, dopo la notte di lavoro da parte dei vigili del fuoco del distaccamento finalese che hanno poi completato la bonifica dell’area interessata dal rogo, certamente di origine dolosa, un vero e proprio raid vandalico.
Le fiamme sarebbero state appiccate in tre punti diversi, ma tutti ravvicinati, proprio poco distante dal “Bar Paradiso”: solo il rapido intervento dei pompieri ha permesso di evitare il peggio. Il denso fumo sprigionato dalle fiamme è stato avvertito in tutta la zona.









