Economia

I Verdi: “Troppe cementificazioni in aree agricole a Magliolo, Vezzi Portio e Loano”

Finale. I Verdi sostengono i cittadini di Magliolo che si oppongono al nuovo piano urbanistico, che prevede due zone di espansione residenziale in prossimità del Colle del Melogno e le norme consentirebbero la costruzione di nuovi volumi residenzali-turistici.

“Gli Amministratori di Magliolo hanno dichiarato che lo sviluppo edilizio da loro promosso riguarderebbe il semplice recupero dei manufatti esistenti. Purtroppo questo non corrisponde al vero, in quanto sarebbe prevista invece la realizzazione di nuovi edifici indipendenti. Per i Verdi l’attacco all’area del Colle del Melogno è incomprensibile in quanto attraversata dall’Alta Via dei Monti Liguri, equiparata a tutti gli effetti ad un Parco Naturale: zona SIC e tutelata dalla la Legge Regionale 5/93 per le sue caratteristiche ambientali” sostiene Gabriello Castellazzi.

“Anche nel Comune di Vezzi Portio – in Località Berea – una vasta area molto delicata dal punto di vista idrogeologico, comprendenti grandi fasce di ottimo terreno agricolo con pozzi storici, è in procinto di essere cementificata. Una perizia geologica denuncia la presenza in loco di due frane attive, ben note ai residenti e segnalate dalla cartografia dei Piani di Bacino” aggiunge l’esponente dei Verdi.

“In caso di precipitazioni eccessive, le acque, invece di venir assorbite dal terreno, scenderanno velocemente a valle, proprio nel torrente Sciusa in cui, secondo i tecnici del Comune di Finale Ligure, dovranno ancora essere ultimati i lavori di messa in sicurezza. Tenuto conto che il patrimonio edilizio di Vezzi Portio al 2009 ammontava a 457 case, mentre le unità familiari erano 207 (e non pensiamo che ad oggi la situazione sia molto cambiata) non si ritiene giustificabile l’ulteriore distruzione di terreno agricolo per abitazioni destinate a diventare seconde case”.

“Riguardo alla situazione del Comune di Loano, ci aspettiamo che in breve tempo la magistratura individui i responsabili delle illegittime autorizzazioni edilizie, concesse dall’Amministrazione Comunale per villette sparse e seconde case, con distruzione di preziosi terreni agricoli. Interventi chiaramente speculativi, dei quali in questi giorni si è molto discusso” conclude Castellazzi.